Re: Anarchia

Inviato da  nessuno il 22/4/2006 14:16:58
Citazione:
mi spaventa la collettivizzazione dei mezzi di produzione.


Non sei l'unico ad essere spaventato.

In attesa che Shevek dica la sua, provo a dire la mia. Non penso che in una società anarchica i mezzi di produzione siano "collettivizzati". Perlomeno non nel senso staliniano del termine. Esiste una differenza tra la proprietà "pubblica" e la "collettivizziazione". Sei un appassionato di storia e conosci bene il Medioevo, quindi potresti capirmi se ti dico che faccio riferimento alla proprietà collettiva dei "commons", o "beni comuni", distrutta dalle "enclosures" del periodo Cromwelliano. Sono quelli che, oggi, vanno sotto il nome di "usi civici" e che, pur costituendo un patrimonio immenso, sono ormai negletti e abbandonati, al punto che el comunità stesse non sono in grado di utilizzarli e di difenderli.

Comunque, per quanto riguarda architetti e muratori (non "liberi") si potrebbe dare un'occhiata a quanto è successo nel breve periodo della rivoluzione ungherese del '56. Lo so, non era una rivoluzione anarchica, ma io rifuggo dalle definizioni esatte e penso che la costruzione di uan società anarchica debba tenere conto ed appropriarsi delle esperienze buone, da qualunque tipo di società provengano.

Mi riservo di rispondere poi in merito alla divisione sociale e della divisione del lavoro propria della cosiddetta "legge naturale" che tu citi. Per me, nell'uomo, di "naturale" c'è poco o nulla, ma è un discorso lungo.

Buona vita

Guglielmo

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