Re: Anarchia

Inviato da  Pausania il 24/4/2006 22:02:46
Ashoka, non ho capito molto bene la posizione degli economisti austriaci: cioè non ho capito dove sta l'inghippo. Potresti darmi qualche indicazione a proposito?

Citazione:
I giuristi romani (indipendenti e non statali) avevano un'idea precisa di legge.
Consisteva nell'analisi e nell'interpretazione del comportamento umano all'insorgere del problema riscontrato. Non era quindi una decisione dall'alto del delegato esperto in materia ma uno studio delle soluzioni che si erano trovate in passato e della serie di proposte alternative, errori, tentativi che avevano generato la soluzione poi adottata come principio.

Quindi non c'è nessuna legge naturale, cioè precedente e superiore all'intervento umano e quindi immutabile; c'è solo un procedimento empirico che porta via via a ricomporre i conflitti della società mano a mano che essi si presentano nella pratica, alla ricerca di un punto di equilibrio che si possa prefiguare come quanto più possibile equo (almeno in teoria). O no?

Citazione:
Il termine anarchia fu utilizzato da Aristotele per indicare un periodo di Atene, intorno al 589-587 a.c. in cui fu impossibile eleggere gli Arconti. Questo per l “indagare le cose a partire dalle parole”.

Questo per dimostrare che le parole non hanno significato univoco nel tempo e nei luoghi, ma mutevole a seconda dei contesti in cui viene usato.
"Democrazia era il termine con cui gli avversari del governo popolare [di Pericle ad Atene] definivano tale governo, intendendo metterne in luce proprio il carattere violento (kratos indica appunto la forza nel suo violento esplicarsi). Per gli avversari del sistema politico ruotante intorno all'assemblea popolare, democrazia era dunque un sistema liberticida."
L. CANFORA, La Democrazia. Storia di un'ideologia, Laterza, pp.12-13
Tanto per dire cosa valgono le parole a volte.


Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=52&topic_id=1146&post_id=21005