Re: Anarchia

Inviato da  Pausania il 31/5/2007 14:09:59
Torquemajo, sono solo 1300 post, fai uno sforzo


Citazione:
Che garanzie ci sono che chi è più forte, nella comunità, non usi la propria forza per prevalere sugli altri?

Semplice: poichè il tizio più forte non avrà obbligato tutti i bambini dai sei ai 16 anni ad andare a scuola, dove gli spiegano per dieci anni che il tizio più forte deve comandare e che tutti lo devono temere e rispettare e devono dargli una parte dei loro guadagni e devono permettergli di assoldare altri cittadini che facciano rispettare la sua legge ed altri per conquistare con la forza territori nemici; insomma, se il tipo è più forte gli altri sono tanti, e lo prendono a roncolate sulla testa.

Scherzi a parte. Davvero ti consiglio di leggere, non solo questo forum, ma le tante pubblicazioni a riguardo. E ti assicuro che questi dubbi non ti verrebbero, per il semplice motivo che "anarchia" non è una costituzione o un codice di leggi. Ti ripeto che è il concetto è quello della libera associazioni di uomini, che decidono come organizzare la loro convivenza come meglio credono e come meglio si conforma al luogo e alle attività. Non esiste la formula magica per cui la "società anarchica" funziona. Esiste solo questo principio.


Citazione:
In democrazia, e perfavore non guardate solo agli esempi di democrazia esistenti adesso, parlo in linea generale, la garanzia che una forza non prevalga sulle altre viene dalla divisione dei poteri e dal controllo degli uni sugli altri. L'anarchismo rigetta questa possibilità di controllo.

Non esiste la democrazia in generale. Esistono queste democrazie esistenti, e i libri. Sui libri puoi far accadere di tutto, la realtà è sotto gli occhi di tutti.

La democrazia, come tutte le dottrine politiche moderne, si basa sull'assioma dell'esistenza del Leviatano, lo Stato, e da lì parte con tutte le teorie del voto e dei pesi e contrappesi.

L'anarchia considera invece il fondamento stesso della democrazia un arbitrio violento ed ingiustificato, e quindi, rigettando il fondamento, non sa che farsene dei "pesi e contrappesi".

Anche volendo limitarci alla speculazione teorica, il pensiero anarchico sostanzialmente si disinteressa del fatto che il Governo sia limitato nel suo agire dal Parlamento, perché entrambi debbono la loro esistenza alla violenza che lo Stato esercita sui cittadini, cui viene negata ogni possibilità di scegliere come gestire la loro vita privata e sociale.

Se il cittadino non è libero, ma costretto con la forza o con la minaccia della violenza ad accettare che lo Stato limiti senza diritto o peggio senza ragione le sue libertà, il fatto che gli organi dello Stato tra di loro siano in equilibrio è del tutto irrilevante.

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