Re: Malattie dell' Anima

Inviato da  florizel il 8/8/2006 16:08:06
fiammiferoCitazione:
E' diventato un luogo comune dire che il mondo attuale è il mondo dell'immagine, del look, della televisione. Si tratta di stereotipi che non ci debbono fare dimenticare che da tempo ci si interroga di quanto e come incidono i mutamenti sociali, i simboli e gli oggetti della cultura,gli insegnamenti ricevuti che contrastano con la realtà vissuta.

In una parola:modernità?
Credo nell'esistenza dell'anima, e non nell'accezione "religiosa" o in quella "ortodossa" della psicologia freudiana (Nessuno, si può dire?). Credo che essa sia uno spazio interiore capace di profonda intuizione e sottile percezione.
E credo che l'anima si "ammali" quando perdiamo il contatto con essa, rinunciando a riconoscere la sua funzione e costringendola al silenzio attraverso un vissuto da "consumare" piuttosto che da alimentare con le proprie personali aspirazioni ed esperire come risultato dei propri desideri.
Parlo di "modernità" per quello che sostanzialmente sta mostrando essere: una struttura di vita che non è la storia di "NOI",ma qualcosa che avviene ATTRAVERSO noi, in cui ognuno è "agito", ma non artefice diretto della propria esistenza.
"Tornare" ad esercitare il rapporto con questa dimensione interiore, sostanzialmente istintuale (non "istintiva") implica la messa in discussione di canoni comportamentali e "sociali" predefiniti ritenuti indispensabili alla sopravvivenza, ed ogni volta che stabiliamo un contatto con essa sperimentiamo anche il prezzo che se ne paga, in termini di "fatica" causata dalla tensione a restare fedeli a se stessi nel mezzo di una realtà totalmente "addomesticata".
Da questo punto di vista, condivido l'affermazione di Pausania:

"Si chiama intelligenza e libertà, che hanno il piccolissimo effetto collaterale di provocare ansia, depressione, esclusione sociale e forfora."


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