Re: Malattie dell' Anima

Inviato da  nike il 8/8/2006 19:47:42

Pausania:

Citazione:
Se sei malato nell'anima, ti devi affidare a un presunto medico che ha studiato una pseudoscienza lombrosiana, il quale ti imbottirà il cervello di droga (per lo più oppiacei e anfetamine) e annullerà la tua capacità di intendere e di volere, oltre ad avere il diritto di farti internare da qualche parte e sottoporti ai trattamenti sanitari obbligatori. Marchiandoti socialmente a vita.
Il tutto in forza di principi pseudoscientifici e - francamente – ridicoli


A questo proposito vorrei sottolineare che dove vivo io ci sono più ragazzi tra i 18 anni e i 25 anni ricoverati per qualche aperitivo in più, che depressi-aggressivi e tossici.
Nel veneto l’ aperitivo è una vecchissima tradizione e si usa tanto (tanto, tanto) al mattino, a mezzogiorno, alle 7 della sera.
Questi ragazzi dopo qualche aperitivo di troppo, e a volte conseguente eccesso di aggressività o svenimento, sono trattati per l’ appunto con il T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio).
Dopo “ l’ altruistica” chiamata del titolare del bar al 118 li ricoverano in psichiatria con le sbarre alle finestre. Sono legalmente nell’ impossibilità di uscire se non quando lo decidono i medici; diciamo che possono farsi dai tre ai tot giorni. Escono quando si comporteranno abbastanza bene da non essere “un pericolo”.
Praticamente appena hanno smaltito la sbronza sarebbero già dei perfetti cittadini, ma non usciranno se non con l’ avvallo dei genitori, che possono premere perché il giovane resti dentro, o usciranno quando i medici lo avranno deciso.
Questi ragazzi sono in prigione!

Gli infermieri, che in quanto a fisico i vari bodyguards ne sarebbero invidiosi, sono praticamente “delle bestie”.
Questi ragazzi restano lì dentro in Psichiatria con sbarre alle finestre e infermieri/secondini, e assieme a “malati” di ogni genere che sono imbottiti di pastiglie, praticamente catatonici…Questi “malati cronici” con i quali i nostri ragazzi conviveranno per un po’, spesso vanno dentro e fuori perchè o li fanno ricoverare i familiari con qualche pretesto o si fanno ricoverare perché tossici o alcolisti o senzatetto, per lo più per un pasto caldo e un letto: i nostri ragazzi divideranno la cella con questi signori!
Che cosa impareranno da questa esperienza i nostri figli e nipoti?

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Non solo: la maggiorparte di queste malattie dell’ anima , l’ alcolismo, dipendenza da farmaci , depressione e quant’ altro, potremmo averle prese nell’ ambiente familiare, genitori, bisnonni, avi in genere.
Qualsiasi sia la nostra sensazione riguardante il disagio dell’ anima che proviamo, potrebbe NON essere la nostra malattia, ma di qualcun altro.

Se nel mio post precedente facevo riferimento al fatto che “non esiste un’ anima” quello che volevo dire è che “il disagio” o la Malattia dell’anima, il più delle volte non solo è ereditaria, ma può “trasmigrare” per così dire; potrebbe essere nell’ aria, la possiamo prendere, da chi ci è più vicino. Medici compresi.



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