Re: Psichedelico - ciò che svela la mente

Inviato da  Timor il 7/11/2006 19:44:36
Fiammifero le tue domandi sono assolutamente pertinenti e non facilmente elusibili.
Personalmente credo che tutte le sostanza psicoattive possano dare dipendenza psicologica fermo restando il principio della diversa suscettibilità individuale su base genetica e psicologica. Alcune fra queste, è noto, con l'uso protratto portano allo sviluppo di una dipendenza fisica che si manifesta sul piano clinico come sindrome da astinenza e sul piano neurofisiologico con alterazioni del sistema neurorecettoriale coinvolto.
Aggiungo che, come per la maggior parte delle "drugs" intese come farmaci, pericolosi se non letali effetti si possono manifestare se vengono consumate alte dosi in acuto.
L'indice terapeutico è ovviamente più o meno ristretto a seconda degli effetti collaterali della droga stessa.
Persone con disturbi psicologici e/o psichiatrici o adolescenti non dovrebbero assolutamente utilizzare sostanze psichedeliche per il rischio di insorgenza di depressione, di ideazione suicidaria, di sintomi psicotici o quantomeno per il rischio di non essere in grado di rielaborare compiutamente l'esperienza vissuta o di salvaguardarsi da possibili imprudenze compiute sotto l'effetto della sostanza.
A queste che sono considerazioni generali si deve comunque integrare la conoscenza degli specifici effetti delle sostanze. Non possiamo generalizzare e accusare di "fondere il cervello" qualsiasi sostanza o di essere la causa delle maggior parte delle dipendenze e delle morti del sabato sera o avremmo già bandito qualsaisi alcolico dalle nostre tavole.
Come vedi alcune delle domande che hai poste potresti rivolgerle ai consumatori di alcol.
E' sempre una questione di chi,come,dove,quando e perchè.

Certo per un'esperienza psichelica completa ritengo si debba essere preparati e con un forte autocontrollo. Non per evitare la dipendenza quanto per riuscire ad accettare il possibile manifestarsi di nuovi paradigmi per la mente e la frantumazione concreta, non solo ipotizzata, dei propri comuni parametri di riferimento.
Forse alla ricerca di un'epifania che nessuna speculazione mentale potrà mai svelare.
Mi piacerebbe che esistesse una sostanza senza potenziali pericolosi effetti collaterali (per la maggior parte gestibili se ben conosciuti) e che non desse dipendenza.
A volte però penso che la dipendenza sia quasi un'inevitabile approdo per una società psicologicamente debole come la nostra.
[La depressione ha una prevalenza di circa il 10-20% della popolazione. La percentuale di fumatori è il 30% della popolazione adulta; Nel mercato europeo, il carico di patologie e lesioni attribuibile all'alcool si attesta tra l'8 e il 10% del totale, mentre una quota considerevole (40-80%) di tutti i decessi per lesioni intenzionali e non, è dovuta all'abuso di alcool.]

Rispetto il tuo intento di trovare l'equilibrio all'interno della "realtà" grazie alla riflessione e all'introspezione razionale, ma l'intento del thread era quello di suggerire la possibilità che altre realtà si affacciassero alla mente e se era lecito perseguirle a scopo conoscitivo.

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