Re: Psichedelico - ciò che svela la mente

Inviato da  Timor il 16/11/2006 17:57:54
Citazione:
Una delle sensazioni più fastidiose delle sostanze psichedeliche forti, con continui sali-scendi, è infatti quella di "non uscirne più": una vera paranoia


Come già detto Max questo dipende da numerosi fattori che elenco:

- tipo di sostanza
- modalità di assunzione
- farmacocinetica
- presenza di metaboliti attivi
- suscettibilità individuale di natura genetica e/o psichica

Al trip di dietilamide dell'acido lisergico (LSD) della durata di 8-12 ore si contrappone il trip da dimetiltriptamina di 10-30 minuti o quello ketaminico di 45'-1h.

I bad trip sono sempre una possibilità e spesso sono legati alla personalità, alle aspettative e alle circostanze.
Certo prendere qualsiasi psichedelico aspettandosi che questo ti "fotta" il cervello non aiuta al riconoscimento delle possibilità offerte da queste sostanze
Se poi lo prendi per sballarti in discoteca, non sapendo nemmeno quello che stai assumedo....mi sembra giusto che l'unico effetto sia quello di non capire più nulla ed essere preso da uno stato confusionario e ansioso.

La conoscenza della farmacocinetica, degli effetti collaterali e della tossicità, la presenza di un sitter valido e del quale si ha fiducia, un contesto "meditativo" o spirituale.....aumentano notevolmente la possibilità che il viaggio possa condurre a esperienze illuminanti, mistiche e altamente "rinnovatrici".

Citazione:
Potresti spiegare meglio questo concetto: usato a scopo conoscitivo ? O meglio per "sostanze sciamaniche" cosa si intende?


Ti rimando per comodità a questo link (ennesimo di wikipedia eng):
http://en.wikipedia.org/wiki/Psychedelics%2C_dissociatives_and_deliriants
http://en.wikipedia.org/wiki/Entheogen

Ma li leggete i links vero?

Queste sostanze sono sempre state dagli sciamani per ottenere un accesso al mondo degli spiriti e ai diversi reami "non fisici" che circondano il mondo sensibile.
Il fine ovviamente era quello di ottenere conoscenze o poteri utili per la collettività, quali la discriminazione delle piante medicinali, la preveggenza di avvenimenti infausti, la capacità di curare, guidare le anime durante la nascita o il trapasso.
Il loro uso era consentito solo in determinate circostanze e in un contesto ritualistico. Inoltre era necessaria una certa disciplina che comportava l'astensione sessuale e una certa dieta pena il rischio di perdersi per sempre in un mondo sotterraneo.

Ho cmq già sottolineato come alcune sostanze siano state usate con successo in psicoterapia e nel trattamento delle dipendenze spesso cambiando la percezione di se stessi e l'atteggiamento nei confronti della vita e dei propri obiettivi.

Le asserzioni di Don Juan ci suggeriscono che forse la realtà non è proprio ciò che crediamo sia (o quantomeno non solo) e che la ricerca di ciò che si nasconde dietro al palco è una sfida pericolosa. Questa sfida contrasta con la consuetudine umana e con il sereno brulicare attorno al conosciuto. Ma alcune nature hanno difficoltà a trattenersi, molte di loro però bruciano anzitempo

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