Re: Mete e progenie, uomo e padre

Inviato da  Calvero il 28/2/2014 18:41:00
Citazione:

Merio ha scritto:
Citazione:
e si torna al problema, generare o non generare scintille è un atto dovuto in coscienza ?


Evidentemente l'entità ne trae godimento...

A me piaceva un concetto di Agostino (il filosofo/santo cristiano che da giovane era un disperato) di do che ha sparso delle semenze nei secoli...

E ogni tanto danno frutto, e iniziano a camminare i Cristo, i Bill Hicks etc...


Questo è un concetto che mette l'uomo (inteso come essere umano) come un processo in divenire, ove le pressioni secolari sono legate al CAOS, inteso come ordine non comprensibile; non comprensibile poiché i giochi mirano comunque a un equilibrio che mira ad auto-assestarsi senza che una volontà conscia lo ricerchi.

Detta in questi termini, viene ad annullarsi lo scopo della tua esistenza in nome di una meta (da qui il titolo del Topic) cui non è dato sia concessa gratificazione né riscontro e, sempre in questo senso, viene ad affacciarsi un processo karmico che, per quanto "giusto", possiede in sé un suo grado di terribilità dalla nostra prospettiva ...

... e che lo scopo è che per "Te", non c'è scopo, essendo tu stesso ---> mezzo.

Cosa meglio di un padre* è perciò mezzo?

Ecco appunto il suo essere fuco e, privo della capacità di procreare, è proprio come il suo cazzo, qualcosa che una volta adempiuto il suo compito, si affloscia e si ritira. L'essere padre ha un valore relegato a una questione più etica e culturale che non biologica, ove il reale cordone ombelicale non lo possiede né letteralmente né figuratamente.

* Nella donna il concetto di dovere è un errore psicologico. Ma non parliamo della donna, è presto. La sua natura è il compimento stesso. Nell'uomo il compimento, s'esiste, di là di una collaborazione, è ben lungi dall'essere esaustivamente compreso.

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