Re: "Over there" ovvero propaganda

Inviato da  aliprando il 4/9/2007 17:16:46
@ UncasO

Spiace vedere poco equilibrio nell'espressione di un giudizio.

Non condivido assolutamente la tua analisi circa Over There.


Scrivi:
"... di cosa stiamo parlando se non di propaganda, cioè l'uso di tecniche informative atte a fornire una visione della realtà conforme alle aspettative del potere che la controlla..."

Io credo che questa serie abbia fatto incazzare un bel pò di gente, soprattutto a Washington. Reduci trattati come merde, soldati sottopagati per rischiare la vita (che tu condivida o meno le ragioni della guerra.), soldati che parlano di una guerra fatta per il petrolio, soldati ATEI che scacciano i preti, soldati che arrivano a sparare alla schiena del loro superiore in grado, soldati che disertano e vengono reitegrati per via della penuria di gente che si arruola. Soldati che fanno sesso quando questo è vietato. Soprattutto colonnelli che torturano e poi non mantengono promesse fatte, uccidendo vecchi e bambini, perchè parti di obiettivo sensibile.

Over there soffre di alcune forzature, che magari puoi anche avere individuato, quali l'attacco alla moschea (pag 1) del quale hai parlato o ancora la montatura mediatica che ha fatto passare il soldato Williams per un uccisore di innocenti. Forse si sarebbe potuto parlare d'altro o parlarne meglio e diversamente.
il tuo pensiero però è altrettanto una forzatura allorchè fai l'esempio della seconda puntata dove il soldato intellettualoide farebbe una figuraccia rispetto al soldato arabo-americano Nassri. Nassri semplicemente ne sa molto di più perchè ha una cultura diversa.
Non vi sono neanche i presupposti logici nella costruzione della tua argomentazione per quanto riguarda questo esempio.
Utilizzi questo secondo esempio sostenendo che "...questa è una conferma di schemi ben consolidati a mio modo di vedere riconducibili alla propaganda..."
Ma quale propaganda????
Una situazione simile per svolgimento si verifica alla rovescia nell'episodio nel quale un mortaio impedisce il passaggio di un convoglio tenendo una strada sotto mira. Vengono mandati a morire soldati americani solo per avere una conferma circa la bontà di un'intuizione. Se passano vuol dire che avevamo ragione, altrimenti no. (E tutto questo solo per poter montare dei cessi in una base) La situazione è la stessa: per ottenere un risultato sia islamici che americani mandano a morire gente. Ti sembra tutto ciò da propaganda???


Che propaganda è quella di commilitoni che solo per il colore della tua pelle, i tratti somatici e l'origine mediorientale ti insultano e vorrebbero emarginarti?? Dove sta ancora la propaganda del razzismo all'incontrario del soldato nero Williams ? Hai mai visto un film di Spike Lee?? Beh, ci ritroveresti la stesso tipo di stigmatizzazione del razzismo.

Per quanto mi riguarda anche lo stereotipo dell'americano pacifista poco virile fa acqua da tutte le parti. Ti ricordo che intellettualoide è in Iraq a fare la guerra mentre qualcun altro gli fotte la moglie ubriacona a casa. Io non so se esista un'attività più maschile e mascolina del fare la guerra. (Che la guerra ci piaccia o no) Forse gli sport da combattimento, ma che altro???



Salto un secondo di palo in frasca, tanto per rispondere anche a MI SENTO VACILLARE che scrive:"
Ragazzi ma che per caso vi siete dimenticati del John Wayne e del suo
" Berreti Verdi"?

E tu ti sei dimenticato di films come Platoon, Full metal Jacket, il Dottor Stranamore, Orizzonti di Gloria, Apocalypse now, Vittime di guerra, Nato il 4 luglio, Hamburger Hill, Salvate il soldato Ryan.

Holliwood è un cesso e di sicuro ha fatto e fa tutt'ora propaganda, anche attraverso grandi attori come Mel Gibson (We were soldiers. Li si che si vede la vera propaganda e pure religiosa!!!)



Torniamo a bomba....

Il tuo commento alla terza puntata mi irrita profondamente (da un punto di vista intellettuale, si intende.)
Non ti basta veder saltare per aria un personaggio principale che perde una gamba. non ti fa pensare agli orrori della guerra, ma al fatto che bisogna pur in qualche modo trattare l'argomento reduci.
E allora trattiamolo. Ricordati che puoi non condividere le motivazioni di una guerra, pensare che se nessuno ci andasse le guerre non ci sarebbero e che al massimo la colpa è loro che ci sono voluti andare. Ma le mutilazioni di guerra sono una vera tragedia ed il dolore di tutte quelle famiglie colpite, siano esse irakene o americane o vattelapesca va rispettato. Non per buonismo, ma perchè le guerre le combatte e le subisce sempre la povera gente (magari a caccia di un pò di soldi in più) o gli idealisti veri (non sindachiamo sulla bontà delle idee che si seguono, siano la libertà, il fascismo, lo jihaadismo); mai i pazzi maniaci deliranti criminali che le progettano o gli squali che da queste traggono immensi profitti.
Inoltre se guardassi in maniera non prevenuta, ti renderesti conto di come venga trattato il soldato Bo: gli viene chiesto di risarcire il visore eletronico notturno che probabilmente è saltato in aria con la sua gamba. Il problema dei reduci è un problema da sempre molto grave negli Stati Uniti. Dovresti ricordartene molto meglio. Films come Nato il 4 luglio ma anche Rambo (si signori miei... E' un film molto più profondo di quello che molti possono pensare. Rambo è reduce dal Vietnam, ha combattuto per il suo paese e quando è tornato ha preso solo calci nel culo, come successe nella realtà a tanti che tornarono) illustrano bene la situazione.

Rischi addirittura di deragliare quando sostieni:
"stavolta sono stati molto al di sopra delle mie capacità, hanno reso non solo plausibili, ma necessari sia la tortura che il bombardamento di civili"
Posso garantirti che il mio stato d'animo alla fine della puntata era di profonda tristezza e amarezza estrema, per la totale mancanza di umanità dimostrata dal Colonnello che viene meno al patto (ricordi che il patto era: vi dico dove sono i missili ma voi non fate del male alle persone che abitano lì). E poi la sensazione che la guerra sia quanto di più atroce possa esistere. Senza regole in verità, dove non esistono patti e si è sempre pronti a tradire. O a sparare nella schiena. Come fanno gli americani in un'altra puntata.

Il discorso del "dovrebbero attaccargli la corrente alle palle se questo può salvare qualcuno dei nostri" non è piaciuto neanche a me.

Scrivi ancora:
"L'attacco, la moschea, le mine, il posto di blocco, il prigioniero, sono tutti episodi di cronaca quotidiana facilmente assimilabili dallo spettatore come "What is happening over there", come se facendo capitare di tutto ai protagonisti si volesse dimostrare che non c'è nulla da nascondere"
In realtà questo genere di situazioni corrispondono semplicemente ad archetipi narrativi, ossia modelli replicabili in qualsiasi tipo di film o narrazione.
lo stesso vale per situazioni come quella del prendere o lasciare denaro incustodito, come capiterà in uno degli episodi successivi. Situazioni che possono essere facilmente replicate all'interno di storie diverse. Cambia solo lo sfondo e la peculiarità della situazione irakena. In realtà non aggiungono molto a quello che abbiamo già visto in mille telegiornali ed altre serie TV come Band of Brothers.


Il tuo utilizzo dello schema relativo alla propaganda è del tutto fuori luogo.
Non puoi applicarlo, sarebbero sufficienti meno appunti di quelli che ho fatto fino ad ora per inficiarne un suo uso. (Potrei andare avanti con altre argomentazioni, confutando la bontà dello schema relativamente a questo utilizzo)

In definitiva, credo tu faccia bene a guardare con occhi disillusi la realtà di un prodotto televisivo destinato alle masse di ignoranti americani.
Non guardarlo però con occhi pieni di pregiudizio. Purtroppo intravedo nel tuo pensiero la diffidenza caratteristica di un certo dietrologismo che vuole vedere il male nell' America ad ogni costo. Usando dei termini coniati da Kuhn, insigne filosofo della scienza, direi che riesco a scorgere da molto lontano gli occhiali paradigmatici che utilizzi per leggere la realtà.
Hai mai pensato che una certa propaganda abbia potuto avere influenza anche su di te?
Pensi di essere realmente libero nei tuoi pensieri, se non riesci a cogliere tutte le sfumature che si pongono davanti ai tuoi occhi???
Vorrei invitarti a riflettere su questo...

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