Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.

Inviato da  florizel il 24/2/2010 0:37:22
Mi auguro che tanta disperazione non significhi, nell'opinione delle moltitudini, rassegnazione, benitoche.

Tutt'altro.

Accogliere nelle "nostre" (...ma di chi?) nazioni i palestinesi equivale aver accettato che intere popolazioni vengano sterminate giorno dopo giorno.

Se ancora la resistenza del popolo palestinese significa qualcosa, e a mio avviso significa molto, allora il senso sta anche nel rendere evidente che da una parte ci sono gli oppressi, dall'altra gli oppressori.
Sembra retorica spicciola, ma è qualcosa di tanto evidente che il solo parlare di rassegnazione significa poter accettare ormai tutto, e non solo in Palestina, senza batter ciglio.

Nel tuo commento ci sono delle inesattezze: niente da "eliminare", lo stato palestinese NON esiste (e non credo che se esistesse implicherebbe la liberazione di quel popolo); la grande israele è stata instaurata già da qualche lustro, prendersi quello che resta da prendere è solo una questione di pura formalità.

Tel Aviv caccia altri palestinesi dalle proprie case.

Ieri ricorreva il 5° anniversario della protesta settimanale nonviolenta di Bil'in, una cittadina nella provincia di Ramallah, contro il Muro di Apartheid costruito da Israele. Circa 3 mila dimostranti hanno marciato verso il Muro che separa la città di Bil'in dai campi agricoli.

La Palestina è stata lasciata sola, anche mediaticamente.
se non si va a leggere notizie in rete, ben poco si sa di quello che sta accadendo utlimamente:

100.00 bambini traumatizzati da piombo fuso.

Mi rendo conto del fatto che ben poco si può contro quel mostro che è il sionismo, ma questo "pensiero" lo rafforza ogni volta che si dà per spacciata qualunque forma di opposizione ad esso, ovunque.

International Solidarity Movement.

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