Re: BATTAGLIA DI NASSYRIA

Inviato da  Nero il 14/12/2005 2:41:06
Ave yarebon.

Ho seguito anch'io la trasmissione Matrix (tranne per un periodo, perché sono passato sulla rai 3, a Primo Piano, che trasmetteva gli ultimi filmati di Nassirya commentati da Giovanardi e Cossiga.

Mi sembra che la tua ricostruzione del programma sia abbastanza fedele.
Politicamente la discussione (su entrambe le reti) verte sul fatto che per una parte l'Italia sta conducendo una missione di pace (o addirittura umanitaria), per l'altra sta partecipando ad una vera missione di guerra.
Un botta e risposta su queste questioni che sembrano più terminologiche che altro e che entrambi gli schieramenti cercano di strumentalizzare per fini elettorali, rinfacciandosi di tutto, dalle regole d'ingaggio ai bombardamenti in Serbia col governo D'Alema.

Permettimi una battuta, per rendere il senso: anche lo sterminio del nemico può essere pacificatore.

Francamente, il discorso politico mi è sembrato trito e stagnante. Il più lucido, forse per l'età, mi è parso Cossiga.

Ciò detto, ripetendo un concetto già espresso in precedenti post, a me non è sembrato che i nostri soldati dicessero o facessero cose tali da dover essere difesi.
Capisco che possa sembrare strano sentire la musica dei Pink Floid come sottofondo in un blindato e i commenti, tipo tifo, per "gli obiettivi" conseguiti, ma lo ritengo ammissibile e umano.
Penso inoltre, che commenti analoghi, in situazioni simili, avvengano (e siano avvenuti storicamente) in ogni schieramento. Basti leggere alcune biografie di gente che ha combattuto, ad es. in Vietnam o durante la 2° G.M.)

La battaglia, se era quella dei ponti, è durata molte ore, forse alcuni giorni e non è stata cosa da poco, se per ammissione dell'esercito, gli iracheni hanno occupato i ponti e sono stati in grado di controllarli a lungo.
Inoltre, ricordiamoci che gli iracheni sono riusciti ad occupare una base dell'esercito italiano, nella battaglia in cui è morto il nostro lagunare (?).
Questo potrebbe spiegare perché gli iracheni considerino una grande vittoria quelle battaglie. Ed effettivamente, dal loro punto di vista....


La frase del soldato che hai riportato, l'ho sentita sulla rai 3.
Però dimentichi un'altra frase, quando un militare sul tetto, chiamato dal commilitone-cameraman per essere ripreso, lo rimprovera bonariamente dicendogli che doveva avere il coraggio di riprendere prima, quando su quel tetto "pioveva di tutto".

Quello che dico, per concludere, è a prescindere sia dal diverso problema che riguarda, in generale, l'intervento in Iraq, sia, a maggior ragione, dai concetti personali sull'esercito in generale, perché queste sono altre problematiche, differenti e che necessiterebbero di un proprio forum.
Io mi riferisco solo al fatto contingente da te riportato, ossia a quello che hanno detto i militari italiani durante una battaglia.

Vale



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