Re: Io mi rendo conto...

Inviato da  Skabrego il 29/1/2009 1:57:51
Vedere l'Olocausto come una tragedia degli ebrei è una cosa molto sciocca.
E' essere partecipi del giochetto di propaganda.
A uccidere e a morire erano e sono, uomini di ogni tipo e sorta, persone comuni da una parte e dall'altra.
Collegare l'Olocausto a Israele vuol dire capire poco o nulla.

La giornata della memoria è un bel lavacro di coscienza, è occasione di ipocrisie incredibili.
I fascisti si indignano!
Qualcuno, una volta all'anno, ricorda che i cattivi erano proprio cattivi.
E' dare un'immagine allo schifo che succede ogni giorno, dappertutto, da sempre.
Un pochino come il nuovo diavolo no?
Perchè quando puoi puntare il dito sul cattivo, automaticamente diventi il buono.

L'ebreo morto in Alta Slesia non è un Israeliano e in realtà nemmeno un ebreo, essere ebreo ad Amsterdam nel 1940 era una cosa molto diversa da quello che si pensa oggi, dall'idea di nazione che ci si è inventati di sana pianta per piazzare un avamposto in territori succulenti.
Famiglie che erano olandesi da sempre, i cui avi avevano partecipato alle lotte per l'indipendenza.
E ho tirato fuori uno stato a caso.

I sopravvissuti, lontani dalle luci, lo dicono che questa sovraesposizione crea assuefazione.
Tanto nessuno potrà mai capire fino a quando non sarà vittima.
La memoria è personale, non è una data sul calendario con un palinsesto speciale.

Dobbiamo essere spaventati dai pappagalli della Shoah, quelli che ci ricamano sopra la poesia, degli ideali.
Gli esegeti dello sterminio, gli esistenzialismi che si ricavano.
Non c'è alcun senso in quella storia, non c'era motivo dello sterminio.
Sfido chiunque a trovarci un senso.

E a chi chiede un giorno della memoria per gli Armeni o Navajo?
Perchè? dopo "siamo pari"?
Moltiplichiamo l'errore?
Chi ci guadagna?
I Navajo no di certo.

Certo che Israele stuzzica parecchio.
Effettivamente sono state scritte parole così gonfie di vecchia retorica da fare un pò sbadigliare.
"La bestia sionista" e "Sion che beve il sangue" invece sono cose che fanno un pò ridere.
La guerra la fanno le persone non le idee.
A uccidere sono volontari, persone con famiglie, spesso con un lavoro.
Persone qualunque.
Forse è anche questo un modo per distaccarci dalla realtà, inventarci i cattivi da odiare.
Pensare che è colpa loro e basta e se non ci fossero loro, queste cose non succederebbero più.

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