Re: Io mi rendo conto...

Inviato da  baciccio il 3/2/2009 18:59:43
Stavo facendo una piccola ricerca per rispondere alla domanda di Skabrego che dice: " Nel caso i Krematorium non fossero altro che crematori, a cosa sarebbero serviti 4 impianti, per una capacità complessiva di circa seimila corpi al giorno?" quando, mi avviene di imbattermi in un articolo che, oggi 3 febbraio, pubblica il quotidiano on line "La Stampa", articolo che sembra fare l'occhiolino anche a me. Ammetto che un po' mi condiziona e irretisce al contempo, al punto che mi balena un pensierino spontaneo spontaneo: " le due alte personalità che fanno intimazioni nientemeno che al papa, non saranno forse di parte? Che la Merkel sia di origini ebraiche è ininfluente? Lo stesso vescovo di Magonza, Lehmann, porta un cognome ebraico, sarà un fortuito caso"? ...Ma guarda cosa vado a pensare! Intanto le parole " Da parte del Vaticano e del Papa deve essere affermato molto chiaramente che non ci può essere alcuna negazione» accidenti..." non può esservi alcuna negazione" ma ci rendiamo conto quanto siano ridicole e coercitive queste parole?

BERLINO

La cancelliera tedesca Angela Merkel invoca «chiarezza» a papa Benedetto XVI sulla controversa questione della revoca della scomunica al vescovo negazionista Richard Williamson.

«Se una decisione del Vaticano fa emergere l’impressione che l’Olocausto possa essere negato - ha affermato il capo del governo di Berlino in un incontro con i giornalisti - questa deve essere chiarita. Da parte del Vaticano e del Papa deve essere affermato molto chiaramente che non ci può essere alcuna negazione» sull’argomento. Finora, invece, ha sostenuto la Merkel nel giorno in cui altri alti prelati della Chiesa tedesca hanno preso posizione contro il Pontefice, tutti i chiarimenti arrivati si sono rivelati «insufficienti».

«Questo non deve passare senza conseguenze», ha affermato Merkel, «a mio giudizio, questa non è soltanto una questione che riguarda le comunità cristiane, cattoliche ed ebraiche in Germania, ma il Papa e il Vaticano dovrebbero chiarire senza ambiguità che non ci può essere alcuna negazione e che vi debbano essere relazioni positive con la comunità ebraiche nel complesso». Nel mirino della Merkel ci sono ancora le dichiarazioni del Monsignor Richard Williamson, uno dei quattro vescovi lefebvriani ai quali il Papa ha revocato la scomunica. Il religioso aveva negato in passato l’esistenza delle camere a gas. Mentre Benedetto XVI aveva espresso la sua «solidarietà» agli ebrei e condannato la negazione della Shoah.

Sulla questione c’è stata anche una dura presa di posizione della Chiesa tedesca. In un’intervista alla radio pubblica Suedwestrundfunk il cardinale e vescovo di Magonza, Karl Lehmann, ex presidente della Conferenza episcopale tedesca, aveva affermato che la questione potrebbe essere risolta solo con scuse «ad alto livello». Lehmann aveva definito «una catastrofe per i sopravvissuti dell’Olocausto» la decisione di Benedetto XVI di riammettere Williamson nel seno della Chiesa e aggiunto che il Papa deve chiarire che la negazione dell’Olocausto non è una trasgressione perdonabile. Lehmann aveva anche chiesto le dimissioni del responsabile della Commissione «Ecclesia Dei», cardinale Dario Castrillon Hoyos, il quale in un’intervista aveva affermato di non essere stato a conoscenza delle affermazioni negazioniste di Williamson".

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