Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  redna il 31/5/2010 22:37:47
Citazione:
E' stata solo una prova di forza voluta da Erdogan per far capire ad Israele che deve smetterla di infiltrare il Kurdistan, appoggiando il PKK, per renderlo stato indipendente e, soprattutto, per mettere le mani sui suoi ricchi giacimenti petroliferi.
Ed infatti la risposta è stata combinata: Israele, con l'assalto alla nave turca, e il PKK con l'attacco missilistico all'esercito turco.


sembrerebbe a prima vista così ma ci è sicuro che sia stato il PKK che ha sferrato l'attacco missilistico in concomitanza proprio con l'assalto delle squadre speciali sioniste alla flottilla?

di colpo ci si dimentica di quello che c'è dietro a qualsiasi azione dei sionisti (leggi mossad?)
e perchè queste azioni sono esenti dallo zampino dei nostri eroi?


Citazione:
In ogni caso vale quanto ho già detto diversi giorni fa: i giochi di guerra sono iniziati.

è più verosimile dire che dal 1948 non sono più finiti i giochi di guerra perchè la sopravvivenza dei sionisti consiste proprio in questo: perseguire la guerra con ogni mezzo (inganno compreso)


Citazione:

Sì, se parti dalla tua conclusione pre-determinata ed ignori i fatti, puoi trovare qualsiasi alibi.

Anche per chi scende dai suoi elicotteri da guerra armato, in acque internazionali, per una incursione illegale e alla fine spara a dei pacifisti.


...e poi li fa prigionieri e li sta interrogando. Perchè fino a questo momento non si sa nulla delle persone che sono prigioniere dell'esercito israeliano e lo stesso israele ha imposto la censura.
Ci sono persone di molte nazionalità e cinque statunitensi.....

EDIT

31/05/2010


Vittorio Arrigoni, da Gaza: non è finita, altre due navi in rotta per Gaza


Il primo attivista sequestrato oggi sarebbe già stato espulso negli Usa
Vittorio Arrigoni, dell'International Solidarity Movement, da Gaza, fa sapere che anche se non è ancora possibile contattare gli attivisti della Freedom Flotilla assaliti oggi dai corpi speciali israeliani ci sarebbe notizia della prima espulsione.

Si tratta di un attivista statunitense, messo a forza su un aereo in partenza per gli Stati Uniti. Gli altri, dopo l'arrivo delle imbarcazioni sequestrate questa mattina nel porto di Ashdod, sono stati distribuiti nelle carceri della zona. ''Attenzione però", fa sapere Arrigoni, ''ci sono altre due imbarcazioni del Free Gaza Movement in viaggio per Gaza. Una di queste è la Rachel Corrie, il cargo che ricorda la giovane attivista statunitense uccisa da un bulldozer israeliano a Rafah, nel 2003. Non si fermeranno per nessuna ragione al mondo e sono pronti a tutto per arrivare qua''.

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