Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Pispax il 1/6/2010 18:09:51
Che situazione di merda.


Sono d'accordo con chi dice che è stata talmente tanto STUPIDA da non capire bene chi possa trarne vantaggio.

Sicuramente non ne trae vantaggio Israele nel suo complesso
Netanyahu è stato licenziato bruscamente da Obama, il mondo gli sta dando contro, gli arabi israeliani minacciano lo sciopero generale e neppure gli ebrei israeliani stanno appoggiando il proprio governo - tranne le solite frangie di imbecilli - in questa situazione indifendibile.
Dentro Israele, in quella situazione politica complessissima, forse un vantaggio di coesione lo trovano appunto gli imbecilli, quelli della "linea dura".

(Comunque è un vantaggio politico difensivo, non uno offensivo. Non gli servirebbe certo per aumentare i consensi. Pensare che le cose siano state organizzate deliberatamente dalla destra israeliana per ottenere un vantaggio di questo tipo aprirebbe la porta a scenari interni particolarmente terrificanti.)





Forse un certo vantaggio lo traggono gli USA.
Nella loro disastrata situazione economica gli aiuti a Israele sono un peso di una certa entità. Già Obama aveva minacciato "ripercussioni" se continuavano gli insediamenti dei coloni; però non era riuscito a portare in fondo la sua minaccia.
Questa è una cosa che fa molto più scalpore ed è possibile che l'opinione pubblica americana (e di conseguenza forse anche i politici) stavolta lo segua.
Vedremo cosa succede. Forse niente.
E semmai come questa cosa verrà utilizzata.





Se seguiamo la teoria "follow the money" probabilmente il vantaggio maggiore lo ha proprio la Turchia.
Lo stato di tensione fra Israele e la Turchia è conclamato da tempo. Si arriva persino a parlare di "Nuova Guerra Fredda".
Navi turche partono da un porto turco con il sostegno del governo turco per violare deliberatamente il blocco navale israeliano. In molti (anche in questo thread) sostengono una cosa abbastanza evidente, cioè che i pacifisti cercavano l'"incidente".
Niente di strano in tutto ciò: da Greenpeace in giù la ricerca dell'"incidente" è una cosa molto diffusa fra i gruppi di difesa, ed è così diffusa proprio perché FUNZIONA.

Personalmente sarei molto più severo nella mia condanna se le navi appartenessero a un'altra nazione.
In questo caso mi manca un po' di serenità. In quella situazione l'"incidente" era più che certo, e in qualunque modo si fosse sviluppato sicuramente avrebbe fatto il gioco politico turco.

Ho letto che in molti si sono cimentati nel giochetto del "prova a immaginare se le navi fossero state ..... e il blocco fosse stato effettuato da.....".
Ognuno ci ha messo i termini che più gradisce.
L'unica cosa che è venuta in mente a me quando mi sono cimentato nel giochino è se il blocco fosse stato effettuato da un qualunque paese sovietico e le navi che cercassero di forzarlo venissero da un paese NATO, o viceversa.


Grazie alla preziosa "collaborazione" dei soldati israeliani (triplamente idioti) l'incidente si è sviluppato in modo estremamente drammatico.
Però, cazzo, non riesco a togliermi dalla mente l'immagine di Erdogan e del suo staff che si sfregano le mani dalla soddisfazione, e questo aumenta la mia amarezza.




La condanna per l'azione israeliana comunque è e resta indiscutibile.

Se al governo degli USA ci fossero stati ancora i Neocons c'era la possibilità che la situazione si risolvesse in modo doppiamente drammatico: forse un clamoroso attentato "islamico jihadista" avrebbe fatto un numero esorbitatnte di vittime da qualche parte del mondo, distraendo l'opinione pubblica, riportando "giustamente" la direzione dello sdegno contro i maledetti musulmani e giustificando implicitamente Israele sia per il suo blocco che per la sua azione di "controllo", ancorché esuberante.



In questa situazione qui non è detto che ciò accada.
Netanyahu sta seguendo una linea politica ondivaga. Fra le cose che vengono paventate c'è anche quella che Israele abbandoni drasticamente gli USA per entrare nella sfera d'influenza cinese. Vista la situazione economica statunitense la cosa ha una sua plausibilità.
Non sappiamo se questo è vero, però a quanto sembra l'interesse delle diplomazie occidentali è quello di mantenere Gerusalemme a un livello di basso profilo a forza di nocchini.

Di nuovo, vedremo.

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