Re: Charlie Hebdo

Inviato da  Giano il 19/11/2015 23:14:56
Su invito di DrHouse copio dall' home page:

"(...)Nella notte del 5 luglio scorso, avviene uno strano furto di armi da guerra in un deposito militare nella città di Miramas, distante circa 60 km da Marsiglia. I ladri, dopo essersi introdotti senza particolari difficoltà, in quell’occasione prelevano esplosivo al plastico, 180 detonatori e 40 granate. Secondo gli investigatori, chi ha organizzato la rapina, doveva appartenere alle forze armate oppure esserne stato parte, dal momento che i ladri hanno dimostrato una perfetta conoscenza del posto e sono andati a colpo sicuro. Dopo aver reciso la rete di protezione del deposito, si sono infiltrati con estrema facilità e hanno prelevato le armi. A rendere ancora più sensazionale il furto, è il luogo prescelto come obbiettivo, ovvero un deposito di armi utilizzato per le operazioni di guerra in Africa.

Un sito quindi sensibile che richiedeva senz’altro una presente e continua sorveglianza. Il sindaco di Miramas, si dichiarò sconvolto dall’evento e incredulo di come non fosse stata presente in quel momento la vigilanza: "siamo scioccati. Questo è un sito militare altamente sicuro e ben sorvegliato da pattuglie. La polizia militare e la gendarmeria stanno adesso effettuando i dovuti controlli, al fine di determinare esattamente ciò che manca, quello che è successo e chi è responsabile." Nonostante questo, nessuno all’epoca sembrò dare troppa importanza al fatto e un portavoce del Ministero della Difesa rifiutò persino di commentare l’accaduto.
(...)
Anche per l’attacco del gennaio scorso, si cercò di capire da dove provenissero le armi dei terroristi. E’ da questa pista che partirono i due giudici istruttori di Lille, Stanislas Sandraps e Richard Foltzer, ai quali fu assegnata l’inchiesta sull’attentato parallelo alla strage presso la sede di Charlie Hebdo, avvenuto il 7 gennaio scorso al Hypercacher di Saint Vincennes, e realizzato da Amedy Coulibaly con due pistole Tokarev, un AK-47, e un mitra Skorpion 61. I giudici istruttori del Tribunale di Lille stavano conducendo un’inchiesta per risalire alla provenienza delle armi di Coulibaly, ed emisero il 10 aprile 2015 una richiesta di declassificazione di documenti riservati del ministero dell’Interno francese, nei quali sarebbero contenuti importanti riferimenti al traffico di armi clandestino.

La decisione fu presa personalmente dal ministro Cazeneuve,che rifiutò di mostrare i documenti per impedire che tali informazioni mettessero a repentaglio la sicurezza dello Stato francese. In qualche modo dunque, la scoperta del traffico di armi clandestino che avrebbe armato la mano di Coulibaly era collegata alla sicurezza della Francia. La notizia fu riportata a suo tempo dal sito Mediapart che riportava un coinvolgimento della gendarmeria di Lille in questo traffico:” Alcuni gendarmi di Lille e dei loro informatori erano al centro di un traffico d'armi che ha contribuito ad alimentare Amedy Coulibaly, autore dell'attacco all’Hypercacher di Saint Vincennes. Se non hanno saputo nulla sulla destinazione delle armi,sembrano aver lasciato andare gli acquirenti o perduto le loro tracce. La loro posizione è particolarmente delicata perché si trincerano dietro il segreto militare”. Anche in questa circostanza dunque appare esserci una zona grigia, di contiguità tra le massime istituzioni francesi e quel sottobosco clandestino che rifornisce di armi i terroristi.(...)"
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=13444

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