Re: Darwin e l

Inviato da  Celacanto il 22/11/2008 12:54:58
Ciao a Tutti!

Ciao Descartes! Grazie per il benvenuto! Complimenti a tutti per questa discussione con toni "finalmente" (quasi sempre) pacati, nel rispetto delle opinioni altrui!

Sempre riguardo la "presunta" evoluzione dei batteri, Descartes ha scritto:

"il meccanismo molecolare doveva subire una mutazione ben specifica e molto precisa per lavorare in condizioni aerobiche, non solamente "guastarsi", cioè subire una qualunque arbitraria mutazione che ne faccia saltare le funzionalità di blocco"

Sono d'accordo che non doveva "guastarsi" facendo saltare le funzionalità di blocco! La mutazione o l'errore ha "attivato" in modo "continuo" un meccanismo molecolare già funzionante nel batterio! Uso un'analogia! prendiamo un'auto che può andare sia con benzina e metano! Il meccanismo che consente di andare a benzina o metano è già presente nell'auto, basta girare l'interrutore selezionando uno dei due carburanti, che attiverà una pompa. (Nel batterio la pompa sarebbe il "presunto transporter"; l'interrutore è la "capacità" del batterio di utilizzare citrato in condizioni anaerobiche). Questo meccanismo si guasta, ma non in maniera tale da comprometterlo, e consente a l'auto di andare sia a metano e benzina come se l'interrutore rimanesse attivato su entrambi i carburanti. Dunque non un guasto che faccia saltare le funzionalità di blocco! Perciò basterebbe una mutazione-errore o guasto nell’interruttore della pompa per lasciarla sempre attiva, cosa che è antieconomica per la sopravvivenza del batterio in condizioni normali (in natura).

Cito ancora l'articolo:

I cambiamenti evolutivi descritti nell' articolo di Lenski dovrebbero essersi
verificati circa 5 anni fà, ma sono stati pubblicati solo ora! La pubblicazione potrebbe dipendere dal fatto che il 25 aprile 2008 Lenski è stato eletto membro della National Academy of Sciences (NAS) e le regole prevedono che i nuovi membri pubblichino sulla rivista della NAS (PNAS) un “articolo inaugurale”, che perciò è richiesto. Come calcolato dallo stesso Lenski, durante i 20 anni si sono verificate più volte TUTTE le mutazioni possibili e, stando così le cose, l’esperimento può considerarsi concluso. Questa ripetitività delle mutazioni, però, più che esprimere le potenzialità della variabilità evolutiva è indicativa dei suoi limiti.

Lensky fà delle "ipotesi" riguardo le mutazioni che sarebbero avvenute. Per provare la sequenza delle mutazioni. Lenski dovrebbe sequenziare il DNA nelle diverse generazioni di batteri e descrivere esattamente le mutazioni ed il rapporto tra esse, cosa che l’autore NON ha fatto e che intende fare in futuro, speriamo!!! Finchè non sequenzierà il Dna nelle diverse generazioni di batteri, e descriva esattamente le mutazioni ed il rapporto tra esse, ogni spiegazione rimane solo un'ipotesi!

Spero che lo farà, poichè Lenski ha spostato di recente i propri interessi dall’osservazione della vita reale alla simulazione dell’evoluzione al computer, partecipando allo sviluppo del programma Avida vedi: http://www.iscid.org/papers/Truman_ComplexFeatures1_070104.pdf

Nell'ipotesi che siano avvenute due o tre mutazioni in sequenza il biochimico Michael Behe, fà una breve analisi sui risultati dell'esperimento, e sul tipo di mutazione che potrebbe essere avvenuta. Inoltre spiega come la "ipotetica" sequenzialità delle mutazioni, indicherebbe in realtà i limiti della variabilità evolutiva, questo è l'articolo:
http://www.amazon.com/gp/blog/post/PLNK3U696N278Z93O

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