Re: Darwin e l

Inviato da  Descartes il 22/11/2008 19:17:47
Citazione:

Celacanto ha scritto:
Ciao a Tutti!

Questo meccanismo si guasta, ma non in maniera tale da comprometterlo, e consente a l'auto di andare sia a metano e benzina come se l'interrutore rimanesse attivato su entrambi i carburanti.


Ma questo è proprio quello che Lenski esclude nel paper. Lui dice esplicitamente che non vi è nessun meccanismo pre esistente che deve essere attivato, perchè manca il transporter capace di trasportare acido citrico in ambiente aerobico. Questo transporter non c'era, e si è dovuto evolvere mutando progressivamente un transporter che invece funzionava in ambienti anaerobici.

E' come dire che, usando il tuo paragone con i motori:

transporter anaerobico = motore a benzina
transporter aerobico = motore a diesel

Così come se metti il diesel nel motore a benzina, questo si ingolfa, così un transporter anaerobico messo in un ambiente ricco di ossigeno non è capace di funzionare.

E' stata necessaria una serie di mutazioni per evolvere il transporter e renderlo in grado di funzionare in quelle condizioni aerobiche. Lenski riporta anche che le prime versioni del nuovo transporter erano poco efficienti nel trasportare il citrato in ambienti aerobici, e che l'efficienza è poi migliorata con mutazioni successive, a dimostrazione che non si è trattato solo di un "interruttore", ma sostanziali modifiche alla proteina e alla sua regolazione, filtrate nella giusta direzione dalla selezione naturale.


Citazione:

I cambiamenti evolutivi descritti nell' articolo di Lenski dovrebbero essersi
verificati circa 5 anni fà, ma sono stati pubblicati solo ora!


Non è vero, Lenski ha pubblicato i suoi risultati via via che li otteneva nell'arco dei 20 anni in decine di paper:

https://myxo.css.msu.edu/cgi-bin/lenski/prefman.pl?group=aad

Quello del 2008 che citiamo è l'ultimo temporalmente, ma è solamente una ricapitolazione di tutti i risultati già pubblicati nei suoi precedenti paper via via che li otteneva.

Citazione:

Lenski dovrebbe sequenziare il DNA nelle diverse generazioni di batteri e descrivere esattamente le mutazioni ed il rapporto tra esse, cosa che l’autore NON ha fatto e che intende fare in futuro, speriamo!!!


Sarà interessante leggere il suo prossimo paper allora, dove descriverà tali mutazioni nei dettagli. Ma ha già provato nel suo paper che le mutazioni sono almeno 3, e che adattavano e raffinavano progressivamente il meccanismo di trasporto in presenza di ossigeno. Quindi i principi cardine della selezione naturale, l'adattamento e la gradualità, sono già dimostrati.

Citazione:

Nell'ipotesi che siano avvenute due o tre mutazioni in sequenza il biochimico Michael Behe, fà una breve analisi sui risultati dell'esperimento, e sul tipo di mutazione che potrebbe essere avvenuta. Inoltre spiega come la "ipotetica" sequenzialità delle mutazioni, indicherebbe in realtà i limiti della variabilità evolutiva, questo è l'articolo:
http://www.amazon.com/gp/blog/post/PLNK3U696N278Z93O


Il bello è che Behe si lamenta dell'opposto: che ci sono volute troppe mutazioni per fare le modifiche capaci di trasportare il citrato:

"It seems likely that Lenski’s mutant will turn out to be either this gene or another of the bacterium’s citrate-using genes, tweaked a bit to allow it to transport citrate in the presence of oxygen. [...] If the development of many of the features of the cell required multiple mutations during the course of evolution, then the cell is beyond Darwinian explanation."

Eppure questa rara e improbabile combinazione di mutazioni successive è avvenuta. Esattamente come prevede la teoria della selezione naturale. Di conseguenza tutto il castello di carte degli scienziati creazionisti come Behe che sostengono la tesi dell'improbabilità che l'evoluzione possa avvenire crolla di fronte all'evidenza sperimentale.

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