Scoperto l'anticorpo anti-influenzale

Inviato da  Fabyan il 29/7/2011 13:41:59
Una scoperta che potrebbe contribuire alla creazione di un vaccino universale in grado di proteggere da tutti i virus dell’influenza stagionale e da nuove pandemie. La scoperta è frutto di una collaborazione tra l’Istituto di Ricerca in Biomedicina dell’USI (prof. Antonio Lanzavecchia, direttore dell’IRB e professore di immunologia umana all’ETHZ), Humabs BioMed SA di Bellinzona (dr. Davide Corti) e il National Institute for Medical Research (prof. John Skehel) di Londra. In un articolo della rivista Science viene descritto come i ricercatori siano riusciti, utilizzando un nuovo metodo per coltivare le plasmacellule umane, a selezionare quelle in grado di produrre un anticorpo (detto F16) che riconosce tutti i 16 sottotipi di emagglutinina del virus dell’influenza A. Essi «rappresentano una grave minaccia per la salute dell’uomo. Gli anticorpi sono molecole immunitarie che svolgono un ruolo chiave nella protezione contro l’infezione dai virus influenzali», si legge in una nota stampa.

Il bersaglio degli anticorpi che bloccano l’infezione è, appunto, l’emagglutina, una proteina virale che media la fusione tra il virus e le cellule dell’organismo. L’emmaglutina si evolve continuamente sfuggendo la risposta anticorporale. Si conoscono 16 diversi sottotipi di emmaglutine divisi in due gruppi principali: il gruppo 1 e il gruppo 2. Gli anticorpi normalmente neutralizzano solo alcuni virus all’interno di un sottotipo e, di conseguenza, nuovi vaccini devono essere prodotti ogni anno per proteggere dai nuovi virus in circolazione.
I ricercatori dell’IRB hanno dimostrato che l’anticorpo FI6 è in grado di legare tutti i 16 sottotipi di emagglutinine e di neutralizzare i virus stagionali di gruppo 1 e di gruppo 2, i virus pandemici, incluso il virus della “Spagnola” del 1918, ed anche i virus dell’influenza aviaria e suina. Lo studio ha inoltre rivelato che molteplici meccanismi contribuiscono all’effetto protettivo dell’anticorpo somministrato in vivo per prevenire o curare l’infezione. In particolare, l’anticorpo è in grado non solo di bloccare l’ingresso del virus nelle cellule e la sua diffusione nell’organismo ma anche di reclutare cellule killer del sistema immunitario in grado di eliminare le cellule infettate. Studi di cristallografia a raggi X hanno identificato il sito di legame dell’anticorpo FI6 che si localizza in una regione conservata nello “stelo” dell’emagglutinina. Questa regione può essere considerata il “tallone d’Achille” del virus e la sua struttura può essere sfruttata allo scopo di progettare vaccini universali in grado di indurre anticorpi con la stessa specificità di FI6 e quindi in grado di neutralizzare tutti i virus influenzali.

29.07.2011
Fonte: http://www.gdp.ch/articolo.php?id=2712

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