Re: La macchina del tempo di VADIM CHERNOBROV

Inviato da  Menphis75 il 3/7/2006 18:32:14
LA MACCHINA DEL TEMPO


Lo scienziato russo Vadim Chernobrov, ingegnere astronautico che affermava di aver compiuto esperimenti con cavie animali dall’esito positivo. In pratica, Chernobrov è riuscito a spedire nel futuro di circa due minuti un topolino e a riportarlo indietro. L’esperimento si è svolto così: 

1 Chernobrov ha spedito nel futuro di due minuti, un topolino, mettiamo il caso alle 8.00 am. 

2 Lo scienziato, alle 8.01, si è visto ritornare indietro il topolino con un nastrino rosso legato al collo. 

3 Ore 8.02: Compare dal nulla un topolino (ce n’è già uno nella gabbietta). Lo scienziato gli lega al collo un nastrino rosso e lo rimanda indietro nel passato, all’ora 8.01. 


L’esperimento, in tal modo, è riuscito. Dalle ore 8.00 alle ore 8.01, non era presente nessun topolino. Mentre, per un breve periodo dalle ore 8.02, lo scienziato è in possesso di due topolini, ma uno lo rimanda nel passato di quasi un minuto. E cosa sarebbe successo se alle 8.02, comparso dal nulla il topolino, lo scienziato avesse deciso di non rispedirlo più nel passato ma di tenerselo? Se nella sua mente fosse stata forte tale convinzione, probabilmente, alle 8.01 non avrebbe visto nessun topolino ritornare indietro col nastrino rosso. Come funziona questa macchina del tempo? Ancora esattamente non si sa, perché l’invenzione è ancora in lavorazione, ma si basa sull’elettromagnetismo. Si tratta di una capsula dalla forme di un uovo intorno a cui ruotano degli elettromagneti molto potenti, capaci di creare una specie di ponte spazio-temporale. Probabilmente, in base alla velocità ed alla potenza di questi, lo scienziato può “governare il Tempo” all’interno della capsula. Chernobrov sarebbe tanto sicuro della propria invenzione da aver già prescelto il primo crononauta della storia. Ivan Konov, un giovane programmatore di Computer che a detta Chernobrov è in eccellente forma fisica e con una psiche estremamente forte. 


"Se mai gli capitasse di vedere la fine del mondo - dice Vadim - avrebbe abbastanza sangue freddo per raccontarlo". E di sangue freddo, di sicuro, ne dovrà avere a volontà, anche perché, come già detto in precedenza, se gli dovesse capitare di cambiare il passato, automaticamente si ritroverebbe in un altro universo parallelo, dal quale non potrebbe più ritornare indietro. Se si trovasse l' 11 Settembre 2001 a New York, e gli venisse in mente di far evacuare le due Twin Towers, probabilmente diventerebbe un eroe di livello mondiale, ma non potrebbe più ritornare nel suo futuro. Partirebbe da quel tempo per un futuro che non è il suo, per un futuro in cui non ci sono mai state vittime dell’attentato alle torri. Magari rivedrebbe il suo amico Chernobrov, ma sarebbe il Chernobrov di quell’universo, mentre quello del suo universo, non lo rivedrebbe mai più. E probabilmente, in quell’universo, potrebbe trovare un secondo Konov, o un Konov potrebbe anche non essere mai esistito. Un vero incubo da cui non potrebbe più ritornare indietro.

FONTE E FOTO:

http://www.faraday.ru/ruslwg1.html

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Contrordine: la macchina del tempo adesso è possibile

I sensazionali risultati di un fisico israeliano pubblicati sulla Physical Review Letters. Una proposta ancora discussa potrebbe permettere di viaggiare indietro nel tempo.

Ancora una volta la fantascienza entra di prepotenza nel mondo della ricerca scientifica. Lo scorso giugno abbiamo dato notizia di una ricerca volta a demolire la teoria dei wormhole come porte del tempo utilizzabili deterministicamente. Adesso un ricercatore israeliano del Technion Israel Institute of Technology, Amos Ori, guida l'offensiva dei 'possibilisti'. La Physical Review Letters, prestigiosa testata della Società americana di fisica, pubblica nel numero dell'8 luglio 2005 un suo articolo nel quale è illustrato un modo per compiere un salto nel passato. Per rendere possibile l'escursione nella Storia, sarebbe sufficiente un'astronave che si avviti intorno al potente campo gravitazionale di un buco nero. Per quanto non sia proprio dietro l'angolo, la soluzione rende però possibile sotto il profilo teorico il viaggio nel tempo controllato, possibilità che aveva ricevuto un duro colpo dalla ricerca di Roman Buniy e Stephen Hsu dell'Università dell'Oregon (per recuperare la notizia del Corriere della Fantascienza, cliccare sul link delle risorse in rete).

I viaggi nel tempo, in realtà, vengono visti con un misto di riverenza e scetticismo dagli scienziati, almeno da quando la Teoria della Relatività Ristretta di Albert Einstein (della quale quest'anno ricorre il centenario) rese popolare quello che sarebbe passato alla storia come "paradosso dei gemelli". Il paradosso svela in termini molto semplici come il tempo di un sistema che si muova a velocità vicine alla velocità della luce (nel campo delle cosiddette velocità relativistiche e ultrarelativistiche), rallenti fino a fermarsi in corrispondenza del limite irraggiungibile della velocità della luce. Un astronauta che partisse quindi per un viaggio spaziale a velocità prossime a c, lasciando sulla Terra il suo gemello, di ritorno dopo la sua missione lo troverebbe decrepito, mentre per lui sarebbe trascorsa solo una frazione del tempo realmente vissuto sulla Terra. Il fenomeno, noto agli addetti ai lavori come "contrazione relativistica dei tempi", è stato verificato con orologi atomici posti su satelliti artificiali o attraverso l'osservazione di particelle elementari accelerate a velocità ultrarelativistiche. Il viaggio nel futuro, quindi, appare possibile a patto di accettare la sua irreversibilità. E il viaggio nel passato?

Accantonata la teoria dei cunicoli spazio-temporali di Paul Davies a cui accennavamo sopra, Amos Ori indica una soluzione tecnica che non ha mancato di suscitare entusiasmi e - come sempre - diffidenze nel mondo scientifico. Secondo i suoi studi basterebbe spingere un'astronave dentro il toroide (in termini umani... "una ciambella") prodotto dalla chiusura delle linee gravitazionali intorno a un oggetto massivo, che può essere una stella sufficientemente grande o, preferibilmente, un buco nero. A ogni giro nel toroide, secondo i calcoli dello scienziato, si scivola di un po' indietro nel tempo, verso il passato. Potrebbe questo essere il punto di partenza di una nuova, esclusiva forma di turismo temporale, per quanto si aprirebbero allora sconfinati scenari davanti alla fantasia degli appassionati di paradossi storici. Sempre che non si voglia credere che la Pattuglia del Tempo, resa celebre da Poul Anderson nel suo ciclo di racconti su Manse Everard, vigili su di noi e sulla Storia.


Autore: Giovanni De Matteo - Data: 8 agosto 2005 Fonte

http://www.corriere.fantascienza.com/notizie/6027

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