Re: Il Campo del Punto Zero

Inviato da  Al2012 il 20/12/2008 18:55:59
Conoscete lo scienziato italiano Marco Todeschini ???

Link di una intervista di Massimo Teodorani alla figlia dello scienziato:

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Intervista a Antonella Todeschini
a cura di Massimo Teodorani
http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo.php?id=2029

<< Marco Todeschini è sicuramente uno degli scienziati più singolari ed eclettici tra le “voci fuori dal coro” delle scienze fisiche, e certamente un onore per l’Italia.

Con la sua teoria Psicobiofisica riuscì a costruire un modello di grande unificazione il quale, fondato anche su alcune verifiche sperimentali, univa l’uomo come entità sia fisica che spirituale, al microcosmo delle particelle elementari e al macrocosmo delle galassie (…) >>

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<< (…) Nella visione Todeschiniana le “forze” che sembrano esplicarsi nell’Universo, come le aveva prima concepite Newton e poi Einstein, non esistono realmente ma sono solo apparenze.

Secondo Todeschini, i corpi nell’Universo si muovono non perché sono sottoposti a forze inerziali in uno spazio completamente vuoto ma solo perché vengono trasportati da vortici di etere in perenne rotazione e vibrazione.
Le vibrazioni dell’etere sono proprio quelle che noi percepiamo fisiologicamente come “sensazioni”.

Infatti sono i movimenti dell’etere a generare reazioni meccaniche nei nostri cinque sensi ed è solo la psiche – identificabile secondo Todeschini con l’anima – a trasformare questi stimoli di natura esclusivamente meccanica in reali sensazioni, quelle che ci danno piena coscienza di essere vivi.

Se la psiche non esistesse, ma se esistesse solo quella (peraltro meravigliosa) centralina elettronica che è il cervello, in grado di smistare tutti gli stimoli meccanici ricevuti dai vari sensori corporei, l’universo sarebbe un luogo buio e la vita – che è invece basata sulle sensazioni che ci vengono fornite dalla nostra psiche – non avrebbe alcun senso.

In tal modo l’universo intero e gli esseri viventi sono tutti legati in un “unicum” armonioso, e l’universo stesso può essere percepito nella sua infinita varietà di effetti solo tramite l’anima che sta alla base di esseri evoluti come l’uomo.
Questa la ragione per la quale Todeschini chiamò la sua teoria con la definizione di “Psicobiofisica”.

La sua fu una vera e propria rivoluzione nella scienza che suscitò nei suoi colleghi scienziati sia reazioni di rigetto sia un profondo apprezzamento.
Mai nessuno prima di allora aveva osato introdurre il parametro “spirito” all’interno di una teoria fisica dalle caratteristiche logico-matematiche indiscutibili.

Infatti la fisica fino a quel tempo (e continua ai giorni nostri) aveva trattato solo il parametro “materia”, mentre lo spirito era solo un argomento di religione e filosofia.

Volendo saperne qualcosa di più sull’uomo oltre che sul suo operato scientifico, ho avuto il grande piacere di intervistare la figlia tuttora vivente di questo grande scienziato, Antonella Todeschini di Bergamo. (…) >>

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<< (…) M.T. – Quale era il suo più grande sogno?

A.T. – Era quello di riuscire a donare al mondo la sua opera nella sua interezza, affinché il mondo potesse apprendere, per scopi benefici e mosso da intenti spirituali, non solo conoscitivi.
Mio padre non voleva essere il detentore delle sue stesse opere, e infatti le dette in pasto a tutti.
Ha voluto dare a tutti: “Voi siete i miei araldi – diceva alle tante persone e colleghi che lui riceveva – e io vi invito a spaziare nella mia teoria, e ad apprendere e assorbire tutto quello che vi ho dato”. Non era assolutamente fanatico di emergere, voleva invece che emergesse la sua opera per il bene dell’umanità. Era una grande spinta spirituale quella che lo muoveva.

M. T. - Tuo padre si interessava della ricerca scientifica sulle intelligenze extraterrestri, quella ricerca che oggi si chiama SETI?

A.T. – Non esattamente di quella. Però, seppur con la cautela dello scienziato, ricordo che lui aveva un interesse per gli UFO, proprio perché amava sapere ed esplorare.
Riceveva spesso persone che erano tutte protese verso la questione degli UFO e li riceveva volentieri perchè voleva conoscere tutto da loro su quella materia e li ascoltava con grande attenzione [non è forse una coincidenza il fatto che Todeschini, proprio sulla base della sua teoria sull’etere, avesse progettato uno marchingegno a levitazione denominato “motore a forza propulsiva centrifuga”].
Aveva un’apertura mentale, solo ed esclusivamente per conoscere.
Allo stesso modo era interessato al fenomeno dei “guaritori”, perché voleva cercare un riscontro di certi fenomeni non ancora spiegati, con la sua teoria [e infatti una parte della teoria di Todeschini, che racchiude in sè anche i cosiddetti “fenomeni metapsichici”, lo portò ad ideare e costruire strumenti di misurazione che erano in grado di rivelare, ad esempio, l’energia cinetica prodotta dal “fluido” emesso dai pranoterapeuti].
Mio padre voleva trasformare il mistero in scienza, la sua scienza.
E infatti per lui la scienza non era solo materia, ma anche spirito.
Voglio che la teoria di mio padre sia meglio conosciuta e studiata. (…)>>

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<< (…) Per concludere, è stato un grande riscontro sentire direttamente dalle parole della figlia, Antonella Todeschini, che cosa muoveva suo padre, lo scienziato Marco Todeschini, nelle sue ricerche.

Come tutti gli scienziati illuminati, come Nikola Tesla, come David Bohm e pochi altri, Todeschini traeva energia da qualcosa che forse sta dentro di noi.
E quell’energia così vicina alla Verità gli dava forza e tenacia nel proseguire nelle ricerche, ricerche che univano armoniosamente il “mondo esterno” come crediamo di conoscerlo, al “mondo interno” che abbiamo forse dimenticato.

Basta solo saper aprire una porta, e quel mondo interno è sempre lì ad aspettarci.
E’ solo conoscendo quel mondo che possiamo trovare la corretta chiave di lettura del mondo esterno, quello della materia.
Altrimenti la nostra conoscenza della realtà rimarrà solo superficiale e frammentaria.
Ma la via del genio non è una porta al nostro ego, è invece la porta che ci apre ad un Universo vastissimo in cui siamo tutti uniti.

In questa luce i geni del passato non erano esplosioni del loro stesso ego, ma erano coloro che sapevano aprire porte affinchè tutti potessero entrare e vedere quella che è una realtà che tutti ci unisce anziché dividerci.

Speriamo che l’umanità abbia la volontà di ricordare e di ascoltare.
Alcuni scienziati anche ai giorni nostri sono pronti a fare il grande salto raccogliendo il messaggio di menti come quella di Marco Todeschini, fiduciosi nel potente apparato fisico-matematico che fa grande la nostra scienza, ma consci di essere fatti anche di spirito. >>

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<< La PsicoBioFisica - di Marco Todeschini, ovvero La Teoria delle Apparenze >>
http://www.mednat.org/misteri/teoria_apparenze.htm

<< Per chi ama la scienza in tutti i suoi aspetti, senza pregiudizi e senza dogmi, per chi sa che ci sono e ci sono stati scienziati e teorie che sono messe al bando soltanto perchè indicano strade non ortodosse per il raggiungimento della conoscenza, a tutti questi vorrei indicare l’opera di uno scienziato italiano purtroppo misconosciuto anche agli addetti ai lavori: l’ing. Marco Todeschini (1899-1988). (…)>>

<<(…) In sintesi estrema la Teoria delle Apparenze è stata così battezzata perché tutti i fenomeni che noi percepiamo non sono che “apparenze” che nascono dall’effetto generato nella nostra psiche, dal movimento del fluido cosmico quando viene a contatto con i nostri sensi.

Sono apparenze quindi il suono, la luce, il sapore, l’odore, la forza, il calore, l’elettricità, ecc. poichè non sono che l’elaborazione psichica degli stimoli nervosi che scaturiscono dall’incontro tra il movimento del fluido universale, di diversa frequenza, e i nostri organi sensori, che arrivati al cervello, sede della psiche, vengono trasformati nelle sensazioni relative, mentre in realtà non sono che onde d’etere silenti, buie, insapori, inodori, atermiche, diverse solo nella loro frequenza.

Straordinaria conseguenza di questa Teoria è il fatto che se è vero che tutto viene generato dai movimenti dell’etere cosmico anche la materia ed i suoi campi di forze devono esserne figli.

Ed infatti, Todeschini, dimostra come tutto possa essere originato, dai nuclei atomici alle galassie, dal movimento di vortici sferici di tale sostanza che roteando a velocità superluminale attorno al loro centro creano, per attrito, la rotazione di strati concentrici successivi, formando così le particelle ultramicroscopiche costituenti la materia e che, a seconda del loro verso di rotazione, creano le forze attrattive o repulsive che le contraddistinguono e che sono responsabili delle forme di aggregazione della materia stessa.

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<< Marco Todeschini ha dedicato gran parte dei suoi studi e delle sue ricerche alla “psicobiofisica”, che lui stesso definì “la scienza unitaria del terzo millennio” e che ingloba in sé la fisica, la biologia e la psicologia.

La psicobiofisica ha come obiettivo la reale unificazione di tutte le leggi del creato; parte dall’assunzione che tutti i moti dell’universo, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, nascono da un etere universale, che i fisici contemporanei chiamano campo del punto zero, in perenne moto vorticoso e capace di influenzare sia la materia che gli esseri viventi e il loro spirito.

L’uomo, infatti, è un’entità fisica e spirituale, in comunicazione attraverso l’etere sia con il microcosmo delle particelle elementari che con il macrocosmo delle galassie.

Secondo Todeschini l’universo non è un meccanismo a orologeria completamente distaccato da noi osservatori, ma è il risultato di un continuo atto creativo, che trova radice nei movimenti vorticosi dell’etere, quell’energia fluttuante in eterno ribollire, che permea tutto l’universo.

E le vibrazioni da essa prodotte sono capaci di sollecitare le nostre sensazioni e queste a loro volta sono in grado di influenzare la materia.

LETTERA AL DOTT. TEODORANI

Egr. Dott. Teodorani,
sono Fiorenzo Zampieri, e, poiché oggi finalmente ho potuto leggere il suo libro su Todeschini, mi permetto di disturbarla per rivolgerle i miei più sinceri complimenti per il suo saggio.

Come lei ben sa da qualche anno ormai ho cercato di essere l'artefice, assieme ad altri beninteso, del recupero a livello scientifico e culturale dell'opera dell'ing. Marco Todeschini di Bergamo.
Ho avuto il privilegio di conoscere la Sig.ra Antonella Todeschini, godendo della sua stima e soprattutto del suo affetto.
Ho dedicato molta parte del mio tempo cercando di far conoscere lo scienziato Todeschini e la sua opera al più vasto numero di persone possibile, certo che, nonostante i suoi studi possano essere considerati bisognosi di aggiornamento, il suo pensiero sia ancora intriso di un seme capace di far nascere nuove possibilità di comprensione del mondo in cui viviamo.

Colgo l'occasione di ringraziarla per la citazione in bibliografia, assieme a ben più illustri studiosi, sia del sottoscritto che dell'associazione di cui sono orgoglioso socio e presidente.
Leggendo il suo saggio, ho compreso che lei ha davvero colto lo spirito del pensiero del Todeschini, tanto che in ultima copertina, in quelle poche righe, ha saputo sintetizzare in maniera davvero mirabile l'essenza del suo grande lavoro volto alla comprensione dell'universo fisico, umano e spirituale.
Spero vivamente, che questo suo lavoro, possa avere il successo che merita, portando a lei delle soddisfazioni personali ed a tutti la possibilità di conoscere uno scienziato che, dedicando la sua vita alla pura scienza, ci renda ancora una volta orgogliosi di far parte di quell' Italia nella quale sono nati studiosi di tale fatta.

Con grande stima.
Fiorenzo Zampieri >>
(fonte : http://www.scienzaeconoscenza.it/vetrina.php?id=9025 )

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Sul sito web che segue, (di Fiorenzo Zampieri) si può approfondire la conoscenza del pensiero e delle opere di Marco Todeschi:

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A.C.N.R. (Associazione Culturale Nuova Ricerca)
http://www.nuovaricerca.org/index.htm

Archivio Todeschini
http://www.nuovaricerca.org/tod.htm

Notiziario del centro per la diffusione della teoria delle apparenze
http://www.nuovaricerca.org/todnotiziario.htm

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