Re: Scienza ed etica.

Inviato da  Santaruina il 9/11/2006 11:08:28
La questione è la seguente.
Si parlava del rapporto tra scienza ed etica.
Si sono fatte molte considerazioni interessanti, ma come era inevitabile il cuore del problema è il definire il concetto di etica.
Il XXI secolo non è il secolo del pensiero categorico; è giusto, è sbagliato, sono espressioni che occorre usare con cautela.

Si è passati a discutere di transumanesimo, argomento che in una discussione che tratta del rapporto tra scienza ed etica è più che opportuno.
Il transumanesimo ha come scopo la creazione di una specie umana che trascenda se stessa, con l’aiuto della tecnologia e della bioingegneria.
Il nostro istinto di esseri umani già comincia a mugugnare, ma ancora è presto per sentenziare se ciò sia giusto o sbagliato.

Ma le intenzioni dei promotori di questi “progressi” sono note.
Perché ce le dicono loro stessi, basta avere la pazienza di cercarle.
L’eugenetica, la sterilizzazione dei “meno capaci”, la differenziazione in classi umane.

Ora, il discorso sullo sfruttamento dei bambini che si faceva prima aveva questo scopo: ci sono fatti che dobbiamo chiamare con il loro nome senza giri dialettici; lo sfruttamento e il maltrattamento di un bambino ad esempio sono cose sbagliate, punto e basta.
la differenziazione degli uomini in “classi” è un qualcosa di sbagliato e spaventoso.

E l’eugenetica ed il transumanesimo hanno questo fine.
Ovviamente al grande pubblico viene detto che tutto il movimento ha come scopo l’implementare le nostre capacità, il donare speranza a chi ha problemi fisici, e così via.
Io trovo molto più credibile la fatina buona del frigo di queste belle parole, se non altro perché scavando si scopre che gli stessi personaggi cambiano leggermente prospettiva, e cominciano a parlarmi di sterilizzazione di uomini difettosi, di negri che non dovrebbero mischiarsi con i bianchi, dei programmi educativi a lungo termine per rendere pensabile ciò che per ogni persona è impensabile, poi magari aggiungono un bel elogio al principe della dissoluzione che arriva e spazza via il vecchiume permettendo lo sviluppo del nuovo uomo.

Questo per quanto riguarda il transumanesimo.
Se oggi abbiamo perso la capacità di stare all’erta dinanzi a tali obbrobri è perché siamo stati a lungo plasmati per accettare l’inaccettabile quale inevitabile.

Così siamo ritornati all’inizio del discorso, al genoma umano mischiato con quello bovino.

L’inaccettabile che diviene accettabile, il folle obbrobrio per il quale ci hanno tolto le parole capaci di esprimere la nostra riluttanza.
“E’ sbagliato”, ci diciamo.
“Perché?”, ci viene chiesto.
E ci rendiamo conto che non abbiamo più le parole per esprimere il nostro orrore.
Lo sentiamo che è sbagliato, ma è questione di sentimenti, di emozioni, di umanità, in altre parole.
Cose che non possono essere trasmesse nel piano del linguaggio.

E il pensiero moderno giudica semplicemente inesistente tutto ciò che non può essere espresso sotto forma di linguaggio.
Ed ecco finalmente che ciò che era impensabile diviene pensabile ed inevitabile.
“Si fa, finché non ci saranno obiezioni logiche ed argomentate, si fa”

“E’ sbagliato” non basta più, ed è questo il cuore del problema.

Blessed be

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