Re: Il paradosso dei gemelli.

Inviato da  ruggero_20 il 3/2/2007 21:13:28
Citazione:

ivan ha scritto:
Questo diagramma c'è o non c'è ?

Ma non un diagramma taroccato: un diagramma "a" verso " B" con dati sperimentali mirati.


Una questione di metodo: non esiste differenza tra dati sperimentali mirati o non mirati. Ogni volta che io faccio un esperimento e osservo dei dati, questi devono SEMPRE obbedire a TUTTE le leggi della fisica. Non è che ogni volta che faccio un esperimento questo è mirato ad una sola cosa e quindi è valido solo per spiegare quella.
Ti ho fatto vedere che il campo magnetico del Sole è prima 40 Gauss, poi 20, poi 25, poi 30, poi 4, poi 0, poi negativo... insomma varia da 40 a zero, a volte positivo a volte negativo.
Invece l'accuratezza con cui è misurata la deflessione della luce con i radiotelescopi e con cui è confermata la legge empirica di proporzionalità con la massa è del 1% (nel senso che oggi i dati non variano tra di loro più del 1%, errori dovuto al fatto che il macchinario perfetto non può esistere e quindi può sbagliare fino all'uno per cento).
Quindi, seguendo l'ipotesi f(B), il massimo risultato oggi imputabile al campo magnetico sarebbe un contributo dell'1% (anche se non è comunque dovuto a quello per via del fatto che ti dicevo prima, cioè che non c'è interazione diretta tra campo elettromagnetico e luce nel vuoto). Come ottieni il restante 99% della deflessione che si misura?

E' chiaro che qualcosa manca, e finora l'unica teoria che ti da questo risultato è la relatività generale. Finchè non trovi un'altra teoria più generale che comprenda questo dato, te la devi tenere. Perchè è l'unica che funziona. E noi possiamo capire se una teoria è più o meno giusta solo valutando quanto funziona.

Altra questione di metodo: in fisica non esiste LA TEORIA GIUSTA. E' un controsenso, la teoria è giusta se i dati tornano. Quando trovi un dato che non torna capisc iche lì c'è il limite della teoria che stai applicando.
Per questo in fisica esiste una branca di teorie chiamate teorie "effettive". Teorie che già si sa che sono sbagliate, ma che si usano in determinati ambiti in cui pur essendo sbagliate in generale, in quegli ambiti danno i risultati giusti.
Ad esempio una teoria di questo genere è la meccanica, decisa delle leggi di Newton. Già si sa che è sbagliata, ma nella vita di tutti i giorni può essere usata, perchè non hai a che fare con gli oggetti microscopici, ad esempio. Quindi puoi veramente considerare una palla da biliardo come una palla ideale, anche se in realtà ogni volta che la colpisci la temperatura della palla aumenta e le vibrazioni microscopice disturbano il moto lineare. Però siccome questi effetti sono molto più piccoli, ad esempio, dell'attrito del tavolo, non ha senso che ti metti a calcolarli, perchè in questo specifico ambito non cambiano niente. Se invece vuoi calcolare quanto si scalda un pezzo di ferro se gli do una martellata, allora non ti basta la meccanica, devi aggiungere la termodinamica. Se poi vuoi capire perchè un conduttore si scalda quando ci passi la corrente (effetto Joule) allora devi utilizzare prima il magnentismo, che ne spiega alcuni aspetti, ma non tutti, ed infine la meccanica quantistica, con le correzioni relativistica. Questo è quanto oggi esiste di più completo nella descrizione di questi fenomeni. Se domani troviamo un pezzetto di queste teorie che non corrisponde ai dati, allora dobbiamo capire che succede, ed usare quei dati per ipotizzare il prossimo gradino nell'evoluzione della fisica.

Ciao,
Ruggero

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