Re: Big Bang? Anche no... OT RELATIVISTIC

Inviato da  nessuno il 22/12/2011 13:06:02
Citazione:

mangog ha scritto:

Aspetta..posso anche accettare l'idea che lo spazio e la materia siano succeccessivi ( o simultanei ) all'esplosione primordiale, ma non si può negare che una volta innescata l'esplosione la materia-energia abbia avuto una velocità e direzione perpendicolari alla tangente di ogni punto superficiale di questa infinitesima sfera ( la matematica funziona, a differenza delle leggi della fisica, anche quando questa "singolarità" aveva la dimensione di 1 micron diviso il numero google ). La "creazione" delle particelle/energia non è continuata per sempre dal momento dell'esplosione, le quali invece hanno continuato a muoversi con sempre più velocità nella stessa identica direzione ( i fenomeni locali non invalidano questo principio ) lasciando logicamente il vuoto siderale dietro... ma questo sembra non corrispondente alle osservazioni. Forse osservano male.

Vediamo Pyter cosa ci dice dopo aver guardato..


Vediamo cosa ne pensano gli altri (soprattutto i fisici di professione).
Io non sono un addetto ai lavori, e mi posso sbagliare alla grande. Tuttavia continuo a pensare che il paragone che fa Mangog sia errato.

Secondo me non sta scritto da nessuna parte che la materia (che si viene a "creare" nel corso dell'espansione) debba seguire una traiettoria che parte da un ipotetico centro di massa.

Per quello che ne capisco io, mi pare che al momento del big bang non esistano spazio, tempo e massa (quindi non esiste nemmeno un centro di massa). Queste sono tutte entità che vengono a formarsi grazie al big bang. Ora, credo che nulla impedisca che fluttuazioni locali di densità degli stati energetici facciano sì che, negli attimi immediatamente successivi al big bang, in alcuni punti dello spazio in via di formazione si formino particelle (e si formeranno, penso, con uno spettro di quantità di moto e, a naso, la distribuzione della direzione del vettore relativo sarà isomorfa - dato che non vedo ragioni per una distribuzione vettoriale preferenziale in una direzione piuttosto che in un'altra).

Poi, man mano che lo spazio si viene a formare, queste particelle si allontanano l'una dall'altra (mantenendo, su scala complessiva, la stessa distribuzione). A questo punto, col tempo, abbiamo uno "spazio vuoto" con una serie di particelle che agiscono ognuna come centro di massa. Da lì in poi la gravità fa il resto.

A me pare sia preferibile utilizzare le spiegazioni più semplici possibili. Però, ripeto, non sono un'esperto e la fisica che riesco a capire è limitata. Quel che non mi convince è l'analogia. Nel senso che mi sembra che, oltre un certo livello, fisica e matematica siano la stessa cosa e che il ragionamento per analogia non sia in grado di esprimere la matematica utilizzata mantenendo intatto il senso e il significato delle equazioni di partenza.

Buona vita e grazie

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