Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?

Inviato da  Timor il 4/7/2007 13:02:35
Ciao Davy, sinceramente non capisco perchè introdurre un concetto così indefinibile e aleatorio qual'è quello di anima.
Credo di intendere che con un simile concetto l'umanità abbia sempre voluto sottolineare la propria immortalità e sopravvivenza rispetto alla caducità del vivere.
Ma questa è metafisica ed è solo usare termini vuoti privi di contenuto.
Esiste la coscienza, esisti tu Davy e le storie che ti hanno- ti sei raccontato.
Fuori del tuo percepire cosa potrà mai esistere? Ci hai mai pensato?

Quanto segue è altamente opinabile e non verificabile se non esperenzialmente dal singolo. Non avrebbe senso parlarne se non fosse che ciò mi procura una dannata soddisfazione

Gli enti, ma parliamo pure di umani, hanno un lato consapevole che si identifica con certi codici (o programmi) misteriori, quali la forma, lo spazio e il tempo, i nessi fra i codici (intelligenza), la coloritura emotiva nell'assorbirli (emozioni-sentimenti) e un abisso inconsapevole in attesa di svegliarsi.
Quell'abisso appartiene a Tutto e a Tutti, è la fonte unica originale ed anche il tuo vero Sè.
E questo Sè contiene la vita e la morte, la luce e l'ombra, la gioia e la sofferenza, la passione e l'indifferenza, la creazione e la distruzione, il dharma e la perversione.
Anche se forse la sensazione più coerente del suo percepirsi è quella dell'infinita passione (Amore) per lo svelarsi di se stesso attraverso gli opposti.
Ma nel Suo Sogno, che tutto contiene e che continumente si modella pur essendoci sempre stato, si è diviso negli enti o meglio si è dato dei codici che conosce attraverso la consapevolezza inerente al mondo.
Il mondo è un cattedrale di occhi (consapevolezza) che guardano se stessi, un'apparente moltitudine.
La matrice è cosciente, è una rete di coscienza su cui si disegnano i sogni dell'Uno; sogni di morte e dolore e sogni di amore e gioia.
Per questo bisogna ritornare alla coscienza e al presente se si vuole tornare alla propria Unità primigenia.
Niente muore, tutto perdura per sempre, tutto è esistito da sempre e tutto ha un'anima perchè niente esiste al di fuori di Lui.

Ps
Consiglio un nuovo libro da leggersi col cuore: Il Palpito dell'Uno di Angelo Bona

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