Re: lampadine a LED una realtà in arrivo

Inviato da  Wintermute il 17/9/2007 17:56:39
Hello, im back from the Dark Memory Hole...more or less

Uhmm, senza nulla togliere alla validità teorica di quanto espresso nel post di Fabrizio, è bene fare alcune considerazioni:

I led, per quanto siano diodi sono un pochetto più "snob" dei diodi normali, sono più delicati e non ci pensano su due volte per bruciarsi se non gli piace la configurazione con cui li si mettono;

ora, siccome bruciare i Led è equivalente a fare un peccato mortale per gli elettronici (o almeno, così era nella mia squola ) è bene evitarlo;

a meno che non siano perfettamente identici tra loro (stessa marca-modello-serie) quindi, è sconsigliabile metterli in parallelo o peggio ancora in serie, si otterrebbero risultati "strani" e si riscia di bruciarne qualche d'uno (ricordo anche che i blu/bianchi/viola sono di recente realizzazione e costicchiano a confronto dei più plebei rossi/verdi/gialli ).
in parallelo si possono mettere solo se però ognuno è dotato della propria resistenza-pilota
(tipicamente, se si parte dai canonici 12v la resistenza per led è tra i 1200 e i 2200ohm).

però a questo punto nasce un'altro problema: i led non sono lampadine, e non funzionano "con i volt" ma "vanno" ad ampere.
in realtà è la resistenza quella che "genera" gli ampere necessari per pilotare il led, se si omette di metterla il led emetterà un lampo bello potente e poi tacerà per sempre, bruciandosi;
tuttavia risisede proprio nella resistenza la perdita maggiore di potenza, in quanto una bella fetta della nostra energia sarà sciupata dalla resistenza per fare dell'inutile calore.

ed ecco che il nostro risparmio va a farsi benedire...

tanto più che se dobbiamo poter regolare la potenza disponibile, come diceva fabrizio:
Citazione:
sostituire la resistenza con un potenziometro e variare la luminosità , in questa situazione di alimentazione non ci sono limiti , solo quelli dell'elettronica

abbiamo il non trascurabile svantaggio che i led, non essendo lampadine che si pilotano direttamente presentano una curva di accensione così:

quindi per buona metà della manopola il led si accenderà piano piano, per poi accendersi di botto gli ultimi millimetri del di rotazione...

cioè un risultato pessimo

la soluzione si chiama PWM ed è un metodo assai pratico per pilotare i led.

in pratica, al posto di pilotare i led con corrente continua, gli si fa arrivare una frequenza velocissima, che varia in base a quanta luce vogliamo che emetta.
in questa immagine, il verde è il risultato "apparente per l'occhio umano" mentre il rosso è effettivamente la corrente che pilota il led:

si capisce subito (spero) che quando il led "fa poca luce" è perchè lampeggia "lento" (ma appare come una luce fissa perchè è sempre più veloce di quello che l'occhio umano percepisce);
in questo modo, oltre a risparmiare un bel po' (se non erro intorno al 30-40% ma al momento sono senza documenti ) si allunga anche la vita dei led, in quando quando non sono "al massimo" al posto di essere sottoalimentati come si farebbe col sistema classico del potenziometro, sono semplicemente spenti per la maggior parte del tempo dei millisecondi per cui sfrequenzano ed è anche possibile fare i giochi di luce RGB come quelli dell'appartamento che ho precedentemente linkato (col sistema classico sarebbe impossibile da tarare, in quanto funzionano in modo leggermente diverso in base al colore ed alla costruzione)


così' evitiamo anche di adirare la Dea Elettra bruciandogli alcuni dei suoi componenti nobili


(mi scuso per gli errori ortografici, devo ancora ricaricare tutti i dizionari)

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