Re: la forza di gravità...

Inviato da  metas il 22/9/2010 2:21:26
TEORIE A CONFRONTO
Quando Galileo divenne professore di matematica a Pisa, nell’anno 1589, si dice che, per dimostrare ai suoi allievi, l’errore del filosofo greco Aristotele, vissuto tra il 384 e il 322 a. c., secondo il quale, la velocità di caduta dei corpi era direttamente proporzionale al loro peso, egli abbia lasciato cadere, contemporaneamente due oggetti di peso diverso dalla Torre di Pisa, forse una piuma e una palla di piombo, dimostrando così che i due oggetti, indipendentemente dal loro peso, lasciati cadere, simultaneamente, in assenza di aria, da qualunque altezza, arrivano a terra, impiegando lo stesso tempo.
Galileo era nato a Pisa nel 1564 e morì a Firenze nel 1642, anno in cui, purtroppo nasceva anche Newton, l’inventore della tanto nota quanto fasulla teoria dell’ATTRAZIONE GRAVITAZIONALE, definito anche il più grande scienziato di tutti i tempi. Secondo la leggendaria storielle della “MELA” che cadde in testa a Newton, nel suo frutteto, tra gli anni 1665 e 1666, egli concepì e formulò la celebre TEORIA, ovvero “LA LEGGE DELLA GRAVITAZIONE UNIVERSALE” che testualmente dice: “DUE CORPI SI ATTRAGGONO CON UNA FORZA DIRETTAMENTE PROPORZIONALE AL PRODOTTO DELLE LORO MASSE ED INVERSAMENTE PROPORZIONALE AL QUADRATO DELLA LORO DISTANZA”. Da oltre 300 anni, tale teoria è il pilastro della fisica e fa parte di dei “SACRI TESTI DELLA SCIENZA”, ma purtroppo, tutti gli SCENZIATI, nell’arco di quasi 350 anni, applicandola e tramandandola, non si sono ancora accorti che è priva di ogni principio razionale e contrasta, nettamente, con se stessa e con ogni concetto di fisica ed è, matematicamente inapplicabile, come cercherò di dimostrare, per ora, con alcuni esempi, ama se ne potrebbero fare innumerevoli, e non solo per il fasullo principio generale di Newton, ma anche per tanti altri, compresi quelli di Einsatein. Comincio dalla fatidica “MELA”:. si narra che, dopo che la “MELA” cadde in testa a Newton, egli si chiese: come mai la mela cadde verso la terra e non verso il cielo, ne conseguì che, meditando su tale fenomeno, riuscì ad inventare la bizzarra teoria dell’ATTRAZIONE GRAVITAZIONALE, ma se Newton, dopo essersi domando perché la mela cadde verso il basso e non verso l’alto, si fosse domandato anche come abbia fatto la mela a trovarsi al disopra della sua testa, attaccata al ramo del melo, forse avrebbe risparmiato a tutti di studiare ed applicare una insulsa teoria e, forse, avrebbe scoperto anche che, un qualunque corpo, per cadere a terra, deve essere prima preso da Terra e portato in alto per poterlo poi far cadere e che per far ciò bisogna impiegare una forza che, lo stesso corpo, poi, cadendo, restituisce la stessa quantità di energia impiegata per trasportalo in alto, così come il melo, attraverso i suoi vasi linfatici, ha adoperato una forza per succhiare dal terreno le sostanze nutritive per crescere verso l’alto, in barba alla forza di gravità, per produrre le mele, altrimenti la mela non sarebbe mai caduta in testa allo sventurato Newton, ma c’è ben altro per dimostrare le lacune della sua teoria e soprattutto meraviglia come da circa 350 anni, tutti gli scienziati con tutti i premi Nobel per la fisica, fin ad oggi non si siano ancora accorti di questa insensata forza di GRAVITA’ contrastante con altre leggi della fisica, che la scienza proclama ed afferma con la stessa inconsapevolezza. Se l’universo, secondo la legge di Hubble è considerato in espansione, come certamente è, per logica, per principio concettuale e soprattutto razionalmente, i luminari della scienza dovrebbero domandarsi se è concepibile, in un universo in espansione una contemporanea forza di “ATTRAZIONE” detta di GRAVITA’, pertanto se nell’universo esistesse una forza di attrazione, lo stesso universo non potrebbe espandersi, non solo perché le due forze sono contrapposte, ma tutto l’universo sarebbe un gran groviglio di materia che non avrebbe potuto dare origine nemmeno al nostro minuscolo sistema solare e noi non saremmo qui a parlarne, purtroppo la scienza non sa ancora che cos’è la MATERIA, ma perde tempo a cercare “L’ANTIMATERIA” e fa una gran confusione nell’affermare concetti, teorie e formule varie che contrastano tra loro e spesso, non sapendo spiegare dei fenomeni, ricorre a paradossali termini impropri, afferma che nella caduta dei corpi la “MASSA” non influisce, ma nello stesso tempo osa dire “LA CADUTA DEI GRAVI” dimenticando o ignorando che nel concetto di “GRAVITA’ ” si fa il prodotto delle masse che è inversamente proporzionale al quadrato della distanza, non ricordando più gli esperimenti di Galileo. Povera scienza e miseri scienziati! Non c’è poi tanto da meravigliarsi, la scienza non sa ancora cos’è la “massa” ma la intrufola nelle varie formule, sperava di poterla individuare e spiegarla con i recenti esperimenti fatti al CERN di Ginevra sulla particella elementare, nota come il “bosone” di Higgs, detta anche “particella di DIO”, ma a tutt’oggi ancora nessuna notizia, sono oltre 300 le cosiddette particelle elementari che la scienza avrebbe scoperto, compreso il “gravitone” che ha solo un nome, come quasi tutte le altre. Le simulazioni sono solo un illusorio giochetto, non una dimostrazione, si può simulare anche che la Terra ha 50 Lune, ma non è detto che poi le vedremo girare in torno alla Terra, almeno fino al prossimo “BIG BANG” Provate ad applicarla la teoria di Newton, anche solo nel sistema solare, provate a fare il prodotto delle masse di tutti i pianeti e le lune che girano in torno al Sole ed a fare il quadrato delle distanze tra i pianeti le lune ed il Sole, tenendo conto che variano ad ogni istante tra loro, forse vi renderete conto che è impossibile fare questi conteggi e che se esistesse una forza di attrazione gravitazionale, il gran groviglio della materia, come già detto, sarebbe stato inevitabile. Fateci una riflessione senza farvi condizionare dalle presunte teorie.

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