Re: Sublimare acido ossalico diidratato in apicoltura?

Inviato da  dr_julius il 19/3/2008 20:47:08
Su Wikipedia.it tra i dati fisico-chimici è riportato:
temperatura di ebollizione 422-433 K ovvero 160°C con la annotazione che sublima.
Se il dato è corretto, dei cristalli di ac. ossalico dovrebbero passare direttamente allo stato gassoso a quella temperatura. Cioè scaldando a 160°C i cristalli si produce ac. ossalico gassoso (senza passare alla forma di ac.ossalico liquido = la cosidetta sublimazione).
Questi dati si riferiscono di solito, per convenzione, alla temperatura in condizioni standard (pressione atmosferica e temperatura "ambiente").

Questo secondo le mie reminiscenze di chimica, ma a mio avviso i problemi sono altri:
-come "catturare" e dirigere il gas dove serve;
-la attenzione per chi manipola queste esalazioni gassose (25g di ac.ossalco sono considerati letali per una persona di 65 Kg);
-la modalità e dose da usare per l'irrorazione verso l'alveare.

Spero di non aver detto cose completamente scontate. Di più non saprei dire.

Forse hai già visto questo link sulla Varroa destructor, si parla anche di altri metodi naturali (oltre a quello con i pesticidi, che però passano nella cera e nel miele) e si accenna all'ac.ossalico "gocciolato, spruzzato o vaporizzato".
Io considererei seriamente l'ipotesi dell'olio essenziale timolo, magari associandolo alle buone pratiche apistiche segnalate (vedi sempre quest'ultimo link).

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=54&topic_id=4229&post_id=114412