Re: La luce abbaglia la scienza

Inviato da  ivan il 17/3/2009 4:02:23
E' che stanotte non ho sonno, non riesco a dormire, ..

Allora:

Citazione:


...il motivo è semplicissimo... la visione gravitazionale indicataci da Newton è ERRATA... solo per questo non ci siamo o meglio non ci siete arrivati ancora... l'imposizione forzata da tre secoli da parte accademica di un modello sostenuto solo da piroette matematiche, mostra ogni giorno di più le sue falle... mantenendo vivo il mistero gravitazionale... chiamami pure presuntuoso ma non posso che riderti in faccia se continui ad affermare che la luna non ha abbastanza massa per attirare atmosfera intorno a se, ma può manifestare una inmisurabile forza che raggiunge la terra distante oltre 300mila km e sollevare mld di tonnellate d'acqua... senza però riuscire a spostare una foglia....



Io dico che certi argomenti non si possono affronatre senza tener presente una regoletta della dialettica che poi ha una controparte matematica.

La regoletta è la conversione della quantità in qualità (e viceversa): in natura le variazioni qualitative possono essere ottenute dal sommarsi graduale di variazioni quantitative che culmina con un salto di qualità; la nuova qualità è considerata altrettanto reale di quella orginaria e non è più ad essa riconducibile.

La controparte matematica è il calcolo differenziale, senza il quale seplicemente non potremmo affrontare problemi del genere.

Nel nostro caso: è la materia che possiede la qualità di attrarre verso di se altra materia.

Ma la materia è fatta di atomi, che sono fatti di altre particelle.

Ora, ogni particella attrae verso di se altra materia e la sommatoria, la risultante di queste infinite per numero interazioni è la gravità per come la conosciamo e percepiamo.

Nel caso della foglia e delle maree il paragone non si può fare perchè sono situazioni ben diverse.

Nel caso delle maree la tessa debolissima forza di attarzione gravitazioanle della luna viene applicata su una superficie immensa e a una quantità di materia immensa: la risultante di tutte le interazioni gravitazionali tra le infiniete paricelle mare e della luna (e del resto del pianeta) è il fenomeno che poi osserviamo.

Nel caso della foglia la modestissima quantità di materia presente fa sì che la forza di attrazione su di essa esercitata dalla materia della luna sia in pratica non misurabile o, che è la stessa cosa', sia assolutamente trascurabile rispetto ad altri fenomi presenti e non eliminabili (la presenza dell'aria, le cariche elettrostatiche, etc ).

Semmai l'obiezione che si può fare è un'altra: è sicuro che la maree siano al 100% un fenomeno dovuto alla gravità ?

Il fatto che siano inquadrabili nell'ottica di forze che puntano verso il centro dei pianeti implica necessariamente che la gravità sia l'unica forza in gioco ?

Lo stesso vale per i gas dell'atmosfera: il fatto che non fuggono via è imputabile solo alla gravità o ci sono anche altri fenomei in gioco ?

Insomma, dal punto divista dell' "universo elettrico" , la natura elettrica della materia incide o no in questi fenomeni ? E in che misura ?

Sicuramente la natura è complessa e non riconducibile sic et simplicter a semplice geometria e i fenomei in gioco sono sempre tanti e non tutti noti.

Purtuttavia questa per noi incommensurabilità delle cose della natura non è per forza un'ostacolo invalicabile.

Diceva il saggio: "Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem" oppure "Pluralitas non est ponenda sine necessitate" oppure ancora "Frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora".

In parole povere i problemi vanno semplificati per poter essere affrontati in maniera efficace.

E questo oggi lo si fa con i famosi diagrammi a "spina di pesce" di Ishikawa (esempio: qui).

Ossia si studia il problema, si stabilisce quali sono le componenti che maggiormanete influenzano il fenomeno e il medesimo viene semplificato tenedo conto solo dei fattori piu' influenti.

E questo è quel che hanno fatto Newton ed altri: hanno formulato dei principi validi aldilà del sistema di riferimento usato e con l'ausilio del calcolo differenziale, che conteneva già in sè sia la sucitata regoletta della dialettica sia il ben noto rasoio, hanno costruito un edificio teroico tuttora valido robusto e forte.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=54&topic_id=4901&post_id=136187