Re: Fornello per combustione senza ossigeno

Inviato da  ahmbar il 1/2/2010 22:44:34
Pare che le pessimistiche previsioni di Sitchinite siano fortunatamente fuori luogo : ne hanno gia' prodotte 2 milioni di pezzi e ci sono commesse apocalittiche (1,7 mil solo dalla Finlandia per sostituire le stufe delle saune)


Non solo infatti la Lucia Stove consente di utilizzare, come carburante, materiali poveri fino a ieri considerati un'eccedenza ingombrante, per smaltire la quale le aziende (si pensi, ad esempio, alla filiera dell'agricoltura) dovevano sostenere costi significativi. Ma addirittura produce, come unico "residuo", il biochar, "che è un carbone vegetale - sottolinea Mulcahy - prodotto attraverso la pirolisi, ossia la combustione in assenza di ossigeno. Utilissimo per concimare i campi, e renderli più fertili, riducendo al contempo l'inquinamento".

I cogeneratori basati sulla tecnologia di Lucia Stove, infatti, possono essere alimentati con qualsiasi tipo di biomassa purché abbia umidità inferiore al 30%, compresi quindi gli scarti agricoli di ogni genere che le aziende altrimenti dovrebbero pagare per smaltire. “Un’azienda in questo modo, oltre a risparmiare 30 euro a tonnellata che è il costo di smaltimento dei residui, ha riscaldamento ed elettricità gratis e produce biochar che ha un valore di mercato di 500-600 euro a tonnellata”.


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Il sole 24ore





Per Red Knight (e chiunque e' interessato)

Il prezzo unitario di una stufa base (un cubo di 15 cm) è di 12 euro. Dal 2008 il progetto è decollato. Abbiamo ricevuto ordini per due milioni di stufe". Ora Nat lo invitano alle Nazioni Unite. E arrivano sponsor come l'italiana AlmoNature, che finanzia il progetto. E Nat ha anche un sogno di crescita culturale per tutti. "Grazie a LuciaStove, che produce elettricità, anche i computer potranno diffondersi capillarmente". Info: http://worldstove.com, worldstove@gmail.com


Album esplicativo

In una pagina e' indicato anche come costruirsela da soli, ma credo che per la esorbitante cifra di 12 euro sia meglio ordinarla

L'unico problema e' che hanno ca 10000 mail al mese, e non so proprio se siano gia' attrezzati per l'uragano di richieste


Infatti, oltre a stufe di dimensioni più grandi e a caldaie, si sta lavorando all'applicazione della tecnologia di Lucia Stove a centrali a biomasse da 1,5 a 50 MW e, in collaborazione con il Politecnico di Milano, a piccoli impianti di cogenerazione, che usano cioè il calore del processo per generare energia elettrica. I costi esatti di questi impianti è ancora presto per saperli, ma il padre di Lucia Stove ci assicura che si tratterebbe di un modo di produrre energia economicamente competitivo con il fotovoltaico. Una soluzione particolarmente conveniente per industrie agroalimentari o aziende agricole, con le quali Mulchahy sta già collaborando, che si vedrebbero ripagate dell’investimento per un impianto da un chilowatt in circa 3 mesi”.

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