John Kleeves

Inviato da  trotzkij il 18/9/2010 16:08:30
John Kleeves
Di Lino Rossi

Ho incontrato una sola volta, pochi anni fa, un uomo che si è presentato come Stefano Anelli, alias John Kleeves. Non sono certo nè del suo vero nome, nè dello pseudonimo, ma ieri quella persona, Stefano Anelli, "ingegnere in pensione e scrittore" come scrivono i giornali, si è suicidato con un dardo di una balestra, e poche ore prima la nipote, Monica Anelli, avvocato di 40 anni, è stata trovata uccisa da un dardo di una balestra che l'ha colpita al collo, presso la sua abitazione di via XXIII settembre a Rimini, dove viveva anche lo zio Stefano. La foto del suicida che compare sui giornali corrisponde alla persona che incontrai, pochi anni fa. Il corpo del suicida è stato ritrovato in via Santa Cristina a Rimini entro la sua Fiat 600.

John Kleeves su Arcoiris
Corriere della Sera -Corriere della Sera

UN PAESE PERICOLOSO - Storia non romanzata degli Stati Uniti d'America
di John Kleeves, Edizioni Barbarossa, 1999, 382 pagine - Euro 18 richiedere a: Società Editrice Barbarossa C. P. 136 - 20095 Cusano Milanino (MI) tel. 02 66400383 E-mail: barbarossasrl@tiscali.it
di Massimo Fini**

Kleeves parte da un presupposto abbastanza sorprendente: degli Stati Uniti si crede di sapere tutto ma in realtà si sa assai poco. Ciò è dovuto sostanzialmente a due motivi. Il primo è che si tratta di un paese singolare, con una forte specificità, le cui affinità con le culture di altre aree del mondo, compresa quell'Europa da cui provengono, sono più apparenti che reali. Il secondo motivo è che gli Usa dispiegano una forza propagandistica enorme per essere percepiti come vogliono essere percepiti ma come in realtà non sono.
In America esiste una United States Information Agency (Usia), con un budget di tre miliardi di dollari e 50 mila funzionari sparsi in tutto il mondo, il suo scopo statutario è di «influenzare le opinioni e le attitudini del pubblico estero in modo da favorire le politiche degli Stati Uniti d'America». (...)
Così gli americani hanno potuto presentarsi come i vessilliferi dei buoni sentimenti e della pace, il che è abbastanza straordinario per un paese che dalla sua nascita ha compiuto più di 200 interventi armati in tutte le aree del mondo, il cui schiavismo ha provocato 40 milioni di morti, autore di uno dei più spietati e cinici genocidi della storia, quello dei Pellerossa, infine l'unico ad aver usato, senza troppi scrupoli, la bomba atomica.
Kleeves, che fa largo uso della ricerca motivazionale, utilizzata in psicologia, individua l'origine del «modo di essere americano, di quella che è una vera e propria teologia, nel protestantesimo declinato nella sua versione più radicale ed estrema, il puritanesimo. Ciò dà all'americano medio la certezza di essere dalla parte degli Eletti, dei Buoni, dei Giusti e agli Stati Uniti la caratteristica di paese straordinariamente aggressivo, convinto di avere il diritto, anzi il dovere, di portare il proprio modello ovunque.
Il presidente Roosevelt lo disse esplicitamente: “L'americanizzazione del mondo è il nostro destino”.
Su questo sentimento (...) si inseriscono gli interessi economici di quell'oligarchia mercantile che rappresenta il 5% della popolazione, detiene la metà della ricchezza nazionale e il cui interesse non è quello di esportare i Buoni Sentimenti ma di omologare l'intero pianeta al proprio modello per potervi vendere i propri prodotti e sacrificare così a quello che gli stessi americani chiamano Almighty Dollar, Il Dollaro Onnipotente. Per ottenere questo scopo sono disposti a distruggere culture, habitat, diversità, tradizioni, economie.
(** “Avvenire”)

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