Re: il MESSAGGIO della FISICA QUANTISTICA

Inviato da  fefochip il 1/8/2011 11:44:59
non vorrei rovinare gli intenti a nessuno ma temo che l'opzione di parlare di fisica quantistica con il linguaggio della matematica sia una strada di difficile percorrenza.

non è un caso che mi limitavo al "messaggio" appunto, all'aspetto umano e alla implicazioni nella società e nei modi di pensare perche mentre quasi tutti possono seguire un ragionamento filosofico pochissimi sono in grado (me compreso) di seguire i calcoli necessari .

c'è poi un altro problema: la traduzione dal linguaggio matematico al linguaggio discorsivo .
una cosa è mettere li una formula, tutt'altro è capirla e saperla spiegare in termini discorsivi .

mi risulta che einstein (non lo ho letto quindi non vi so dire) abbia scritto un libro di fisica senza formule ma ....einstein , mica paperino. (per quanto sia il mio eroe)

per quanto mi riguarda ritengo che sia piu percorribile(e a mio avviso piu interessante in questa sede) l'idea di poggiare le proprie "basi" non sulla matematica che "spiegherebbe" la quantistica (anche perche ci hanno pensato i fisici a fare esperimenti e conti non certo di facile verificazione per noi)quanto su periodi come questi (il link è il solito)

Citazione:
X - Pregiudizi ancora diffusi.

Data la stranezza della questione, alcuni fisici, nonostante il risultato degli esperimenti citati, sono rimasti convinti della validità del realismo e della località di Einstein. Per comprendere quanto sia grande l'influenza di certi pregiudizi, anche tra gli scienziati, si può considerare un sondaggio effettuato nel 1985 (quindi ben tre anni dopo l'esperienza di Aspect) tra un campione di fisici (riportato da A.Masani: La fisica e la realtà, L'Astronomia n.73, 1988). La "località di Einstein" veniva accettata ancora dal 57% degli intervistati; solo il 30% non l'accettava più; il 13% era indeciso. Il "realismo di Einstein", ovvero la convinzione che l'universo sia comunque "oggettivo", veniva accettato ben dall'86% degli intervistati, non veniva più accettato solo dal 2%, mentre il 12% trovavano ambigua la domanda. Eppure l'esperimento di Aspect avrebbe dovuto modificare le convinzioni sul "realismo" e la "località" di Einstein! Negli anni seguenti furono condotto molti altri esperimenti sui fondamenti della realtà quantistica. Diversi esperimenti condotti negli anni '90 risultano ancora più sconcertanti e ormai riducono a zero la possibilità che la località ed il realismo di Einstein siano validi (quindi oggi lo stesso sondaggio dovrebbe ottenere risultati ben diversi da quelli del 1985). Sorprendentemente tali esperimenti riportano decisamente alla ribalta la figura del soggetto cosciente, nonostante il provvisorio rimedio che negli anni '20 Bohr pose a tale "problema". Resta il fatto che questi incredibili esperimenti (che esamineremo nei prossimi paragrafi) restano sconosciuti ai profani, ed anche alla maggior parte degli scienziati (cioè i non fisici), che continuano ingenuamente a credere all'oggettività della fisica. Ma il fisico Pagels avverte (Il codice cosmico, Bollati Boringhieri, cap.9 pag.134/137): "La vecchia idea che il mondo esista effettivamente in uno stato definito non è più sostenibile. La teoria quantistica svela un messaggio interamente nuovo: la realtà è in parte creata dall'osservatore". Ed inoltre: "La situazione si presenta paradossale al nostro intuito, perché stiamo cercando di applicare al mondo reale un'idea dell'oggettività che sta solo nelle nostre teste, una fantasia".


quanti sono gli scienziati che si dicono tali che effettivamente applicano questo modo di ragionare?
ci può essere un collegamento tra questa mancata accettazione del messaggio della quantistica con scienziati o gruppi di persone che continuano a pensare in maniera "oggettiva" tanto da apparire quasi "ottusi"? e soprattutto sembrano ottusi o c'è una serie di prove scientifiche ben precise che fanno pensare che sono sono efettivamente tali?

tanto per puntare il dito su qualcuno(per fare un esempio) un piero angela che ti spiega che "l'amore potrà essere spiegato con formule matematiche" è fuori come un peschereccio perche lo possiamo "intuire" o proprio perche in base a queste scoperte (della quantistica) ha detto una cagata pazzesca?

la quantistica si limita esclusivamente al mondo sub-atomico o invece ha anche pesanti ripercussioni sul mondo macroscopico di cui avvertiamo costantemente gli stimoli?

se si

le scoperte della fisica quantistica non minano alla base quello che è riconosciuto fin ora come il metodo elettivo per l'indagine del mondo ,ovvero il metodo scientifico?

come si deve riconsiderare e riscrivere tale metodo alla luce delle scoperte della quantistica?


queste e altre sono le domande che mi frullano in testa alla luce delle scoperte della quantistica e parlarne con voi era il mio intento originario.

nulla vieta ovviamente di intraprendere la strada della matematica ma le mie "riserve" ve le ho sopra esposte

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