Re: Marte.. Questo sconosciuto !!!!

Inviato da  perspicace il 26/12/2011 12:26:20
Meteorite ALH 84001 e prove dirette di vita marziana

Lo studio del meteorite ALH 84001, una roccia ritenuta proveniente di Marte, ha stabilito che nel suo interno sono contenute microscopiche strutture che potrebbero essere microbi fossilizzati, tuttavia questo ritrovamento non rappresenta una prova certa dell'esistenza di vita sul pianeta rosso: infatti, altri scienziati hanno spiegato queste tracce come dovute solamente a processi chimici.

Grazie ad alcune immagini satellitari la presenza di molti punti scuri che compaiono sulle dune vicino alle regioni polari viene spiegata, da alcuni studiosi, con l'esistenza sul suolo di estremofili (organismi generalmente unicellulari che prosperano in condizioni estreme).


Altri elementi a sostegno della vita

Nel marzo del 2004 la sonda Mars Express ha rilevato la presenza di metano nell'atmosfera di Marte, e siccome questo gas può persistere solo per poche centinaia di anni, essa viene spiegata solamente attraverso un processo vulcanico o geologico non identificato o con la presenza di certe forme di vita estremofile; altri hanno spiegato che il minerale chiamato olivina in presenza di acqua potrebbe essere stato convertito in serpentina, e questo fenomeno potrebbe essere successo in qualche posto nel sottosuolo di Marte ed aver liberato abbastanza metano da poter essere stato rilevato dalle sonde. Ancora il Mars Express nel febbraio 2005 ha segnalato la presenza di formaldeide, altro indizio di presenza di vita microbica.

Nel giugno del 2008 la missione Phoenix ha testimoniato la presenza di acqua allo stato solido sul pianeta rosso. Phoenix ha lavorato su terreni vecchi di 50.000 e forse un milione di anni sperando di trovare tracce che un tempo il clima di Marte era stato più caldo.

Nel 2016 l'Astrobiology Field Laboratory volerà verso il pianeta rosso per rispondere a quelle domande rimaste senza risposta o confermare quelle che già la hanno avuta.

Nell'attesa bisogna anche considerare che la vicinanza tra la Terra e Marte può aver contribuito a diffondere la vita da un pianeta all'altro. Infatti molte creature terrestri (batteri ed organismi unicellulari come la Haloarchea, spore e i tardigradi o orsetti d'acqua) potrebbero sopravvire nello spazio per lunghi periodi di tempo e raggiungere, spinti dal vento solare, Marte. Tutto sommato sono molti gli organismi che vivono una parte del loro ciclo vitale negli strati alti dell'atmosfera, si tratta per lo più di organismi unicellulari, spore di muschi, funghi e licheni, alcuni ragni microscopici ed altri organismi nani, la maggior parte dei quali è adatta ad ambienti estremi solo per una, più o meno breve, fase del ciclo vitale e che deve poi ritornare negli strati bassi dell'atmosfera per riprodursi o crescere, ve ne sono comunque alcuni in grado di vivere la loro intera esistenza negli strati alti dell'atmosfera. La maggior parte di loro morirebbe "rapidamente" (i trardigradi resistono per circa un secolo, le spore forse per qualcosa di più) in mancanza di acqua liquida, oppure non potrebbe risvegliarsi dal torpore e sopravvivere con il livello di radiazioni marziane. In milioni e milioni di anni una colonizzazione sarebbe però possibile, una volta sopravvissuti gli organismi potrebbero rapidamente adattarsi alle condizioni del pianeta e sfruttare gli habitat disponibili (per esempio quelli sotterranei, nessun microbo terrestre potrebbe vivere in superficie su Marte, ma basta un millimetro di terreno sabbioso per proteggerli dalle radiazioni).

Un'ulteriore possibilità (come pubblicato nella ricerca di Adam Jhonson et al. su Icarus, 2010) è la contaminazione di Marte da parte di organismi terrestri, importati dalle sonde che hanno raggiunto il pianeta negli ultimi decenni e che potrebbero essere state imperfettamente sterilizzate, oppure non essere state sterilizzate affatto. Le dure condizioni di vita nello spazio e sulla superficie di Marte sterilizzerebbero autonomamente le sonde dalla maggior parte dei micro organismi, ma non da tutti, in particolar modo alcuni estremofili come l'Haloarchea, questo però difficilmente porterebbe alla diffusione di questi organismi su Marte, per esempio lìHaloarchea vive nelle saline e, pur sopravvivendo egregiamente sia al viaggio che alla permanenza non avrebbe nulla da mangiare e non potrebbe riprodursi in assenza di acqua liquida e salata.























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