Re: L'ing. Keshe sta facendo il possibile...

Inviato da  Lord9600XT il 27/1/2013 18:27:50
Citazione:

Al2012 ha scritto:
@ Lord9600XT

Il cuore del discorso non è quello che tu hai grassettato, ma quello che sta sotto:

Citazione:
Il fatto è che dopo la corretta decodifica delle mutazioni del secondo fotone si riesca ad ottenere la stessa “identità” della particella campione, che cosa significa ?

Se dopo la decodifica non otteniamo identità differenti, o altre cose, significa che è avvenuta una trasmissione istantanea della “identità” della particella campione
.


Del resto, se ho capito bene, il risultato della sperimentazione ha avuto esisto positivo.

Un gruppo di ricercatori di Ginevra è riuscito a teletrasportare l'identità di una particella a una distanza di 55 metri. Un nuovo record verso la realizzazione dei computer del futuro.

Questo è il titolo dell’articolo. Non dice che hanno verificato (nuovamente) l’esistenza del fenomeno entanglement !!

Dice che hanno utilizzato detto fenomeno per teletrasportare l’identità di una particella.
E’ questa la notizia !!!

Affermano questo perché utilizzando questo tipo di trasmissione sono riusciti ha “decodificare” l’identità della particella campione.

Citazione:
Quello che è però importante capire è che non vi è un trasporto di informazione tra i due fotoni gemelli, non vi è un segnale che si propaga con velocità infinita dal fotone A al fotone B e che determina lo stato del secondo.


Se non vi è trasporto di informazione tra i due fotoni gemelli, perché li hanno utilizzati per trasportare l’identità della particella campione??

Puoi spiegarmi che senso ha questo esperimento se non verificare se è possibile teletrasportare l’identità di una particella utilizzare due fotoni gemelli ??

Cosa significa teletrasportare, con successo, l’identità di una particella utilizzando due fotoni gemelli??

Hanno ottenuto l’identità della particella campione, non altre cose. Questo è avvenuto attraverso l’entanglement tra due fotoni gemelli.

Ti ripeto ancora che dal fotone A non parte alcun segnale che si propaga istantaneamente al fotone B e che ne determina l'identità. Ciò che viene sfruttato è l'entanglement quantistico e, a conti fatti, il risultato appare come un trasferimento di identità. Ma non si trasferisce nulla.

Il discorso cade sempre lì, sul collasso della funzione d'onda. Nell'esperimento si usano 2 fotoni e un altra particella (supponiamo un fotone anch'esso), detti A, B e C. In qualche modo, si legano tra di loro gli stati di queste tre particelle, così ottieni una funzione d'onda data dalla sovrapposizione di tutte le possibili composizioni lecite degli stati singoli delle 3 particelle.

A questo punto, si fa una misura su A e C, ottenendo un particolare risultato: visto che lo stato viene perturbato, la funzione d'onda collassa nello stato descritto dal risultato ottenuto. Ora, la furbizia della cosa sta nel mescolare gli stati di A, B e C in modo tale che, qualsiasi risultato tu ottenga, A e B siano nello stesso stato. Ciò non vuol dire, sia chiaro, pilotare il risultato finale e selezionare precisamente lo stato di B, visto che in nessun modo è possibile selezionare un particolare risultato di A e C tra quelli possibili.

Visto che la funzione d'onda collassa immediatamente, lo stato in cui si trova B viene selezionato istantaneamente. In tutta questa trafila, però, non vi è scambio di nulla tra A e B. Il gioco sta nel mescolare correttamente A, B e C in modo tale da, qualsiasi misura tu faccia, A e B siano nello stesso stato dopo la misura.

Visto che tutto questo discorso è abbastanza complicato e difficile da seguire, la gente preferisce parlare di teletrasporto di identità. Tuttavia, questo "modo di dire" è altamente fuorviante.

Infine, una cosa importante è che affinché B possa avere la sua "copia" di A deve esserci necessariamente lo scambio di informazioni sul risultato ottenuto, altrimenti non è possibile in alcun modo stabilire lo stato di B. Possiamo dire che, senza la comunicazione classica, il "teletrasporto" è incompleto.


Spero di essere stato più chiaro. Non ho risposto direttamente ai tuoi quesiti, ma ho cercato di spiegare meglio in che senso non vi è trasporto di informazione.

In ogni caso, per comprendere meglio la natura di questi fenomeni è bene capire prima cosa vuol dire in meccanica quantistica che due stati sono sovrapposti e cosa vuol dire che la funzione d'onda collassa. Se si comprendono questi fenomeni, allora si riesce ad abbandonare la visione "classica" del mondo microscopico, ed abbracciare la corretta visione quantistica.

Non è facile, però per gradi ci si può fare.


EDIT: un altra cosa da fare in questi casi è capire se il lessico usato corrisponde esattamente a quello che viene usato quotidianamente nel mondo non-scientifico. Spesso una parola usata nel contesto classico ha una connotazione differente nel mondo scientifico, e se non si sa che vi è una discrepanza di significati si può cadere in fallo. In questo caso, "teletrasporto" non vuol dire che vi è un effettivo trasporto di identità, ma è un modo semplificato per riferirsi all'intero processo sopra descritto, che ha ben poco a vedere con il trasferimento effettivo di informazioni.

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