Re: Il Mistero del Gruppo Sanguigno RH Negativo

Inviato da  Lord9600XT il 11/1/2013 19:01:12
Citazione:

Ghilgamesh ha scritto:

Il problema è che non sai cosa diavolo sia l'energia oscura, quindi come fai ad escludere che l'energia che manca non sia proprio quella dell'interazione debole?
Solo perchè è scritto sui libri?
Spiego meglio: TU, puoi dimostrare che i nostri strumenti possano rilevare interazioni deboli a distanze siderali?
Che se a distanze troppo elevate non potessimo rilevarle per qualsiasi motivo, quella potrebbe benissimo essere la fantomatica "energia oscura" che manca dai calcoli.

Io non ho elementi per essere così sicuro, appena usciamo di due metri dall'atmosfera, in realtà non sappiamo un cazzo di niente.

Ma mi piace vedere che invece, gli "scienziati" quelli che dicono a me di studiare e che non ci sono prove di alieni sul pianeta, sappiano con certezza cosa NON sia, una cosa che ignorano.


Il motivo principale per cui l'energia oscura non può essere dovuta alla interazione debole è che quest'ultima è un'interazione a cortissimo range (essendo i bosoni mediatori molto massivi). La vedo dura che possa permeare lo spazio vuoto, cosa che possono fare interazioni a range infinito come la gravità.

Ciò che non hai capito è che: non sappiamo cosa sia l'energia oscura, ma è stata teorizzata l'esistenza di questa energia (di cui non conosciamo la fonte) che fa determinate cose, cose che l'interazione debole non fa. Capisco l'appunto che "non sapendo cosa sia, potrebbe essere qualsiasi cosa", però non posso dire che l'energia oscura è un docile gattino, perché l'azione del gatto non spiega ciò che avviene nell'Universo. Per questo dico: l'azione della interazione debole non può spiegare ciò che accade nell'Universo e che imputiamo all'energia oscura, perché l'interazione debole la conosciamo bene e non va bene per spiegare certi fenomeni.

Ora hai capito?



Parlando della velocità della luce, tu sostieni che essa è pari a c solo quando la si misura. Quindi asserisci che nulla vieta alla luce di andare alla velocità che le pare quando non viene misurata, o, più in generale, nulla vieta ai fotoni di andare alla velocità che gli pare quando non interagiscono con alcunché.

Prima cosa: non vi è alcun motivo per ritenere valida questa posizione e non esistono evidenze sperimentali per pensare ciò. Ad esempio, un fotone emesso da qualche parte e viaggia nel vuoto senza interagire con niente. Supponendo che tu abbia ragione, nulla vieta al fotone di andare alla velocità che gli pare durante il tragitto, andando alla sua reale velocità. Se vai a misurare il tempo di percorrenza del tragitto, i dati sono compatibili con la velocità c.

Quindi, il fotone interagisce con ciò che lo emette all'inizio e interagisce con ciò che lo rileva alla fine. Nel mezzo va per i cavoli suoi alla sua vera velocità. Solo nel momento in cui interagisce all'inizio e alla fine va a c. Quando tu misuri la velocità (che in questo caso è una velocità media), essa è pari a c. Si presentano due casi:

1) il fotone, dopo aver interagito inizialmente, inizia ad andare a c a causa dell'interazione e continua ad andare a quella velocità, che è quella che noi misuriamo;
2) il fotone va ad una velocità che gli pare la cui media, guarda caso, è sempre pari a c (qualsiasi tragitto tu consideri).

Il secondo caso vorrebbe dire che abbiamo una sfiga sfacciata ogni santa volta che facciamo un esperimento e misuriamo i fotoni che fanno i birichini e mediano la loro velocità a c. Io tenderei ad escludere questo caso.

Nel primo caso, i fotoni vanno a c, punto e basta. Infatti, i fotoni si creano tramite interazioni, quindi dopo la creazione vanno a c e quella rimane la loro velocità.

Potresti tu ora controbattere che, se i fotoni vanno sempre a c, violerebbero il principio di indeterminazione di Heisenberg: la loro velocità è perfettamente determinata e pertanto la loro posizione potrebbe essere qualsiasi. Tuttavia, la soluzione libera delle equazioni di Maxwell è un'onda piana, la quale si estende in tutto lo spazio. Un fotone, infatti, è sempre delocalizzato ovunque.

Ciò comporta problemi di energia infinita e altre cosucce varie che non si osservano, ma che vengono superati con una analisi più approfondita del problema (si buttano dentro le trasformate di Fourier e si fanno sovrapporre più onde per formare qualcosa di finito, ossia i pacchetti d'onda).

Quindi, non vi sono motivi, allo stato attuale delle cose, che i fotoni vadano nel vuoto ad una velocità diversa da c.

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