Re: Darwin si, Darwin no, Darwin forse

Inviato da  Jck il 16/2/2006 19:06:40
Citazione:

Quello che si mette in discussione è la teoria che vorrebbe la selezione naturale come unico "motore" dell'evoluzione.

[omissis]

Se accettate questa mia riflessione potremmo cercare di affrontare il dibattito in modo più razionale e senza cadere nel solito bipolarismo (tutto giusto/tutto sbagliato).


Anche in questo caso quoto tutto al 100%.

Io, comunque, rimango "evoluzionista" fino al midollo. Come, poi, questa evoluzione possa essere giustificata è tutto un altro paio di maniche. La teoria dell'evoluzione darwiniana, cioè la teoria dell'evoluzione per mutazioni casuali e selezione naturale, l'ho sempre reputata più che soddisfacente. Ora, però, alla luce dei più recenti studi della biologia (aspettiamo di vedere il documentario che Massimo ci renderà disponibile), credo che l'evoluzione darwiniana da sola non sia più sufficente a giustificare la biodiversità di tutti gli organismi viventi. Il problema dunque è: cosa occorre affiancare (o, anche, mettere avanti) all'evoluzione darwiniana per giustificare l'evoluzione delle varie forme di vita?

E poi, è bene non dimenticarlo, c'è anche il problema della "nascita della vita" che è tutt'altra cosa, e col "darwinismo" non c'ha proprio nulla a che fare. La vita prima non c'era e poi, più o meno improvvisamente, è nata. Come è stato possibile? Il caso? Leggi della fisica compiacenti?

Saluti

[Edit: mentre scrivevo questo post ha postato Santaruina. Aggiungo qualche ulteriore commento]

per Santaruina: Mi pare di capire che tu sia parecchio più drastico di me: releghi il darwinismo ad aspetto "molto" marginale nell'evoluzione. Capace cioè di giustificare solo "insignificanti" mutazioni nelle varie specie animali (proboscide più o meno lunga tra i pachidermi africani e quelli asiatici etc etc), ma del tutto inadeguata a giustificare la trasformazione di una specie in un altra.

Non lo so. In fondo non mi sembra poi così inverosimile che in un arco di tempo molto lungo una forma di vita possa trasformarsi in un altra "anche" grazie alla selezione naturale. Il concetto di "specie", se ho ben capito quello che una volta mi disse un amico biologo, è anche legato alla capacita di produrre prole: due esemplari della stessa specie possono accoppiarsi e produrre prole mentre due esemplari di due specie differenti non possono farlo. Non mi sembra quindi inverosimile che nell'arco del tempo, a causa dell'accumularsi di mutazioni su mutazioni, individui originariamente appartenenti alla stessa specie perdano la capacità di procreare e, conseguentemente, formino "specie" differenti.

Non sono sicuro di essermi ben spiegato anche perché su questo argomento ho parecchia confusione in testa.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=54&topic_id=763&post_id=11683