Re: La gravità è più forte allequatore, ma pare ci sia molta confusione a riguardo

Inviato da  Heisenberg il 28/10/2014 0:07:38
Scusate se mi intrometto nella discussione, ma vorrei aggiungere due cose.

1) La velocità della luce nel vuoto è costante, mentre è variabile la velocità della luce in un mezzo. Non c'è niente di nuovo in questo, e il motivo è molto semplice: quando la luce attraversa un mezzo, questa non procede perfettamente in linea retta, bensì compie un cammino a zig-zag dovuto ad un continuo assorbimento e riemissione della luce da parte del mezzo. Se la luce compie un cammino maggiore nello stesso tempo, la velocità è maggiore!

Sono però curioso di sapere se qualcuno ritiene che la luca NON sia costante nel vuoto, ed eventuali ragionamenti a riguardo.

2) Sull'etere... qui il discorso è molto complicato. Cercherò di essere il più conciso possibile.

L'etere era stato introdotto verso la metà dell'Ottocento per spiegare la propagazione delle onde elettromagnetiche. All'epoca nessuno osava pensare che queste potessero propagarsi nel vuoto (tutte le onde meccaniche hanno bisogno di un mezzo per propagarsi), per cui qualcuno si inventò l'esistenza dell'etere, un mezzo che avrebbe dovuto permeare lo spazio ed avente precise caratteristiche. Cito Wikipedia a proposito: "La natura di questo mezzo materiale fu sin dall'inizio fonte di numerosi problemi. Il fatto che le onde luminose fossero onde trasversali richiedeva un etere solido, invece che liquido o gassoso; l'elevatissima velocità di propagazione della luce richiedeva una rigidità corrispondentemente elevata per l'etere; il fenomeno astronomico dell'aberrazione della luce delle stelle indicava che l'etere dovesse restare immobile su distanze, appunto, astronomiche. E tuttavia, in apparente contrasto con tutto ciò, non si poteva rivelare alcuna resistenza al moto dei corpi da poter attribuire all'etere."

Gli esperimenti alla Michelson e Morley non hanno rivelato la presenza di etere, tant'è che oggi è assodato che le onde elettromagnetiche si propaghino nel vuoto.

La domanda ora diventa: lo spazio è veramente vuoto? La risposta è ni. Lo spazio presenta una energia quantistica non nulla (l'energia del vuoto ) dovuta a processi virtuali di creazione ed annichilazione di coppie di particelle ed antiparticelle. Secondo le teorie cosmologiche e alcuni dati sperimentali, lo spazio è pervaso da un qualcosa chiamato "costante cosmologica" (non ben identificato, una sorta di UFO della fisica ).

Molte persone indicano questi fenomeni come "prova dell'esistenza dell'etere"? Probabile, ma vi è un uso scorretto della terminologia. Oppure indicano altri fenomeni? A voi la risposta.

3) Non è affatto vero che una teoria dello spazio pieno prevede energia illimitata. Il ragionamento è molto semplice e si basa su un presupposto fondamentale della termodinamica (nonché della vita di tutti i giorni).

Per estrarre energia da un sistema (per poi convertirla in lavoro), tale sistema deve passare da uno stato ad energia più elevata ad uno stato ad energia minore. Supponiamo che il vuoto abbia molti stati ad energia differente. Ci sarà tra questi uno stato ad energia minore (ma maggiore di zero), lo stato fondamentale del vuoto.

Come ogni "cosa" della Natura, il vuoto starà nel suo stato fondamentale a meno ché non venga perturbato od eccitato (qualunque cosa voglia dire "eccitare il vuoto" ) per poi decadere nuovamente nello stato fondamentale. Se il vuoto si trova naturalmente allo stato fondamentale, non è possibile da esso estrarre energia: in quale stato va a finire il vuoto se è già nello stato ad energia minima?

Il vuoto non si trova naturalmente in uno stato eccitato, altrimenti vedremmo apparire dal nulla dei lampi di luce, sintomo del decadimento in atto del vuoto allo stato fondamentale.

Però son curioso di avere esempi o proposte alternative!

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