mi sembra di poter dire
che si faccia, come al solito, un pò confusione tra le
ideologie e i partiti che (spesso) ne agitano le bandierine travisandole.
Ad esempio, una società di destra accettabile potrebbe prefigurare
una repubblica cavalleresca in cui una elite di individui, in virtù delle
proprie superiori capacità, si dedica completamente al servizio della collettività seguendo l'antico dettame della Cavalleria:
"Servire Il Popolo".
Ciò unirebbe l'attitudine elitaria del pensiero di destra con l'etica
cristiana del sacrificio, il tutto per il bene comune.
Altresì, una auspicabile società di sinistra dovrebbe coniugare la
propria attitudine egualitaria ad un ripudio totale dell'autoritarismo e
della massificazione, trovando le ragioni dell'uguaglianza tra gli uomini
nell'esaltazione massima dell'individuo.
Se non ve ne siete accorti sto parlando di una società, rispettivamente,
anarchica di destra e anarchica di sinistra in cui ad autoregolamentarsi,
senza bisogno di uno Stato che oggettivamente introduce la questione
del Potere, sono nella prima società l'elite che la governa (la Repubblica
di Platone) e nella seconda le masse stesse.
Il dirsi nè di destra nè di sinistra fa il gioco di chi oggi ci controlla e ci
opprime e per il quale queste categorie e questi punti di riferimento non
hanno alcun senso perchè segue un'altra religione: quella del Denaro
e del Potere.
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