Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti

Inviato da  ahmbar il 18/4/2009 14:04:56
Mamma mia quante cose su cui discutere...

Dai link di Al riporto un paio di estratti che mi stanno facendo piu' che riflettere

Rupert Sheldrake : una nuova visione della coscienza e della vita Link

Si sostiene che il cervello sia l'origine della coscienza. Non esiste nessuna fonte eterna da cui abbia origine il «segnale». Per dimostrarlo, da lungo tempo i fisiologi hanno addotto il fatto che un danno al cervello provoca la cessazione di certe funzioni: la favella, l'udito e funzioni vitali come il battito cardiaco o la respirazione.

In chirurgia è anche possibile stimolare certe parti del cervello e produrre veri e propri pensieri, azioni compulsive, immagini, parole articolate o movimenti di una determinata parte del corpo: ecco altre prove, si afferma, del fatto che la nostra vita mentale e motoria risiede nel cervello; inoltre, l'eliminazione completa della funzione cerebrale cancella del tutto la mente, come avviene dopo una prolungata anossia o un grave trauma.

Ma torniamo all'analogia della TV e spingiamola oltre: immaginiamo un sempliciotto che non abbia mai visto un apparecchio televisivo. Guardando l'immagine, si chiede da dove provenga. Può pensare che abbia origine all'interno dell'apparecchio stesso: non è irragionevole supporlo. Allora guarda dentro l'apparecchio, tirando un filo qua, cambiando un collegamento là. A ogni modifica, l'immagine cambia: prima si fa confusa, poi scompare del tutto quando egli danneggia una componente fondamentale; poiché ha perso l'immagine dopo aver danneggiato l'interno dell'apparecchio, egli conclude allora che l'origine dell'immagine dev'essere per forza là dentro.

La sua «prova» è analoga alla logica dei meccanicisti del cervello, fermamente convinti che il danno cerebrale dimostri come il cervello sia l'origine della mente. In entrambi i casi, tutto è nella macchina. In entrambi i casi il ragionamento trascura il fatto che possono essere in azione forze esterne: il segnale TV e, per quanto riguarda il cervello e sistemi in sviluppo come gli embrioni, sottolinea Sheldrake, coscienza e campi morfogeni.



Benaviste link , uno scienziato "scomodo" che ha dimostrato scientificamente, con centinaia di esperimenti in doppio cieco l'esistenza della memoria dell'acqua e le sue incredibili ripercussioni.
Naturalmente e' stato minacciato, osteggiato, deriso dalla "Scienza"
Per nostra fortuna se ne e' fregato e questi sono i risultati dei controlli ai suoi esperimenti :

Nel Gennaio 1990, al termine degli esperimenti da lui supervisionati, il prof. Spira si è così espresso:
"Il fenomeno esiste, gli esperimenti hanno dato risultati positivi e tuttavia, benché sia stata seguita una metodologia corretta, i risultati appaiono strani dal punto di vista statistico. E’ un fatto che non riesco a capire né a spiegarmi".



x fender

Lethbridge e' "scomparso", quello che sono riuscito a trovare di lui e' quello che hai letto.
Continuero' a cercare e vedo se riesco a trovare i dati oltre a cio' che puoi leggere sul suo libro

Mi chiedo come si possa credere alla causa/effetto e al caso contemporaneamente

Credo che questa frase di Menphix fosse una critica alla scienza, che quando non riesce a capire una causa si attacca al "caso" oppure a pure "teorie non dimostrate" per spiegare quello che rimane aldifuori delle "spiegazioni scientifiche"

Richiamo ancora Sheldrake per fornire un esempio

«Ma allora i meccanicisti (causa/effetto) diranno», argomenta Sheldrake. «"Ammettiamo pure che oggi non possiamo spiegarlo : un giorno però potremo farlo". In questo modo emettono una cambiale non datata. E' essenzialmente un atto di fede nel metodo meccanicistico, non realmente un'ipotesi rigorosamente scientifica».

Secondo Dethlefsen il caso non esiste, e' la parte di noi che non controlliamo e di cui non siamo consapevoli che....ci porta proprio li', in quel momento, dove la tegola sta per cadere




Un pensiero personale
Siamo davvero alle porte di una nuova era per la comprensione della vita in generale.
Ma potra' avvenire solo se reimpariamo a pensare a mente aperta, cosa che l'attuale Scienza non riesce ( o non puo'..) proprio a fare.

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