Re: Dipietro nei servizi segreti alle dipendenze di Cossiga?

Inviato da  PikeBishop il 27/5/2009 9:22:10
Non vedo cosa dica di strano il tale del filmato, se non aggiungere un particolare interessante sulla carriera da sbirro di "Tonino".

Chi ha vissuto quei momenti (io sono solo pochissimi anni piu' giovane di Di Pietro) sa che il servizio segreto reclutava in maniera massiccia nelle scuole superiori, come Gladio reclutava nell'esercito.

Essendo pero' allora il servizio segreto e la polizia perlopiu' formato da gente con uno stile alla "Er Pecora" il loro limite era che non si fidavano di quelli che potevano essere degli infiltrati perfetti.

Se volete capire come si reclutano infiltrati date un'occhiata per esempio al dialogo iniziale tra Mark Wahlberg e Danny Glover in Shooter o leggete Our Gamedel Grande John Le Carre'.

Il buon infiltrato deve essere uno che sguazza nell'ambiente ed e' indistinguibile dagli altri, ma deve anche avere un motivo - patriottismo latente, spirito di rivalsa, spirito di avventura - per fare il doppio gioco o deve avere magari un vizio inconfessabile o un grosso scheletro nel suo armadio che sia una leva per i reclutatori. Questo, allora, il servizio segreto non poteva farlo. Non poteva farlo perche' tra gli studenti ed i reclutatori vi era una barriera culturale, politica e magari anche di classe e origine geografica (al Nord) che rendeva impossibile qualsiasi comunicazione fra di loro.

Cosi' cosa faceva il servizio segreto? Cercava degli studenti, possibilmente giovanissimi e che arrivassero dalla provincia, che somigliassero a loro: stessa origine, stesso modo di parlare, spesso con un passatopolitico (che si cercava di occultare) e valori diametralmente opposti alle persone che doveva "tradire", anche se di "tradimento", in realta', non si trattava: data la fondamentale rozzezza di ufficiali cresciuti professionalmente durante un Regime che non stimolava certo l'uso di tali sottigliezze, gli ufficiali non si fidavano di "traditori", secondo il vecchio adagio popolare "quella che tradisce suo marito tradira' anche te".

E' chiaro che non poteva funzionare, a meno che i soggetti dell'indagine fossero degli imbecilli boccaloni (di cui pero' il "movimento studentesco" era zeppo), cosi' gli infiltrati venivano scoperti di frequente. Cosa faceva allora il servizio segreto? Li spostava. A volte c'erano gruppi addirittura fondati da infiltrati e sbirri o per lo meno la cui maggioranza di aderenti erano infiltrati e sbirri!!! Essi erano il naturale ricovero di infiltrati bruciati altrove, ideali per false flag operations.
O li faceva assumere in Polizia, dove magari continuavano a fare lo stesso lavoro, perche' i Servizi non si fidavano molto neanche delle nuove leve in Polizia - avevano studiato - e un uomo fidato era prezioso.

Ora, che Di Pietro abbia cominciato la sua travolgente carriera in questo modo non solo non e' neanche un pelo sorprendente, ma e' persino facile da ipotizzare. Anzi, non trovo e non ho mai trovato nessuna altra spiegazione.

Prima o poi le conferme dovevano arrivare: l'Italia e' un paese di chiaccheroni. L'unica difficolta' e' che in un paese di chiaccheroni tutti pensano che si tratti solo di altri chiaccheroni...

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