Re: difendiamo il piccolo fotografo sardo!!!!!

Inviato da  a_mensa il 13/6/2009 11:17:40
la privacy di ogni persona andrebbe normalmente rispettata, soprattutto nei momenti di maggiore riservatezza e di intimità.
ma a questa regola c'è un'eccezione, ed è verso coloro che portano la loro vita come testimonianza, come presentazione a quanto intendono chiedere.
Se coloro che chiedono una delega in bianco, senza possibilità di revoca (vedi elezioni) potessero essere conosciuti personalmente da chi li vota, tutto il mio discorso sarebbe inutile.
Essi avrebbero già la fiducia dei votanti, e ce l’avrebbero perché guadagnata nel tempo con i loro atti.
Ma così non è. Essi sono dei perfetti sconosciuti, che promettono cosa FARANNO sulla base dei meriti acquisiti nella loro vita precedente.
Questo li rende automaticamente dei personaggi pubblici, sono loro che implicitamente invitano a guardare nei loro atti, nei loro comportamenti pregressi, la prova della loro coerenza e affidabilità verso il futuro che loro prospettano e per realizzare il quale richiedono la fiducia dei votanti.
A riprova di quanto dico, proprio Berlusconi, scendendo in politica, mandò a tutti gli italiani un libretto autocelebrativo, per sottolineare le sue qualità imprenditoriali, ma anche etiche e morali.
È questo fatto che li rende diversi da coloro che NON chiedono alcun atto di fiducia, che non chiedono ad alcuno deleghe in bianco. Che quindi i media cerchino di insinuarsi nelle loro vite private, è semplicemente la risposta alla loro richiesta di fiducia, un modo per cercare di capire qual è, nei fatti, l’etica, la morale, l’onestà di chi richiede fiducia.
Questo fatto rende la menzogna, pubblica o privata, il più grave peccato per chi vuole assumere un ruolo di guida della comunità, perché se mente in alcuni casi, non merita più fiducia, e quindi quella delega in bianco che richiede con l’elezione.
Le democrazie consolidate, questo fatto l'hanno acquisito talmente bene, che di fronte all'evidente prova di incompatibilità tra il "dire" e il "fare" ogni uomo pubblico di tali democrezie, tende a difendersi, ma mai ad attaccare chi evidenzia tali discrepanze.
Per essi è il fatto la colpa da cui difendersi e non il "chi" l'ha evidenziato.
ma evidentemente, noi italiani, abbiamo ancora molto da imparare circa il concetto di democrazia.
Questo semplice fatto, che pare gli italiani abbiano dimenticato, sta alla base delle richieste che da parte di stampa nazionale ma anche estera viene fatta a Berlusconi, mentitore professionista, ma tanto credibile perché capace di convincere se stesso delle palle che racconta, che poi contraddice, che contraddice nuovamente, e poi finalmente si scaglia contro chi gli fa osservare il tutto accusandolo di complotto.
Per ora chiudo questa mia con la speranza che una riflessione nasca nelle menti di coloro che sinora sono stati ammaliati dalla eloquente prosopopea del nostro pifferaio magico.

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