Re: Aborto... quando si e quando no?

Inviato da  mc il 17/8/2009 20:07:48
Citazione:
Continui a strafottertene di quanto scrivo, addebitandomi cose che non ho espresso: io ho affermato che IN ULTIMA ANALISI spetta alla donna decidere cosa fare, sulla base di un rapporto DIRETTISSIMO con quanto sta accadendo nel suo corpo.


Ok. Dovro' essere piu' esplicito.
Questa cazzata e' pura propaganda. La creazione della vita nel grembo della donna e' un fatto puramente meccanico.
La vita nasce per l'unione con l'uomo non si genera grazie allo spirito santo. La donna in quei 7-9 mesi e' un sacco di pelle e sangue che alimenta il nascituro tutto il resto e' pura elucubrazione dovuta a sollecitazioni fisiche. E' giusto dire che questa esperienza e' piu' profonda a livello fisico, ma e' una crescita puramente psicologica (e le due cose vanno separate perche' le varie motivazioni adducibili da entrambe le parti interessate sono quasi totalmente razionali, cerebrali e non hanno nulla a che fare con il "fisico").

La vita che nasce non dovrebbe essere prerogativa di qualcuno dei genitori ma considerata prerogativa comune.
Queste rivendicazioni sono propagandistiche e sono molto parzialmente vere e solo in alcune situazioni. Lo spacciarle per "visioni di categoria" solletica la mia strafottenza.
"Una donna sa..." ...o "Quando si capiranno le donne..." come se foste animali a parte : queste forzature concettuali le trovo realmente ridicole... antiche... divisorie.

Poi con le tue uscite perentorie sulla mia perentorieta' ...

Odio discutere con te, perche' ti trovo spesso sconnessa dalla realta'.
Sei incoerente piu' spesso di quanto immagini in quello che scrivi (per quel che capisco io...) estremista e non ami le critiche...
Alcuni esempi li ho gia' fatti notare in precedenza...
Eccone un altro paio...:
Citazione:
Bello, guarda che qui chi è venuto a pontificare senza ALCUNA incertezza su cosa sia la Vita e cosa la Morte, sei stato te.
La sottoscritta ti ha fatto semplicemnete notare che questa è UNA delle TANTE percezioni o considerazioni che si hanno dell'esistenza.

VS
Citazione:
In sintesi: che cazzo vuoi DECIDERE se è quello il VALORE che dài alla vita nel suo nascere? Quale donna che abbia un minimo di cervello, a questo punto, potrebbe consegnarsi nelle mani di un uomo che ha questa considerazione di un embrione?

Due certezze espresse con arroganza e "strafottenza" di quello che ho scritto...
Due certezze al quale contrappongo non le mie "verita'", ma le mie opinioni (pero' fa comodo tirare in ballo l'assolutismo anche quando non e' minimamente presente!).

Citazione:
Ma SE poi liquidi come NON concreto qualcosa solo perchè non puoi toccarlo, allora liquidi anche le emozioni che può sollecitare.

Toccarlo?
Chi cazzo ha mai parlato di toccare?
NON CONCRETO PERCHE' NON ESISTE UNA VITA!!!!!! ... esiste un accrocchio...

Quella non e' (SECONDO ME!) vita:
e' come dire che il seme e' una pianta... che un soffritto di cipolle e' un ragu'... che un bacio e' una scopata...

Tutto cio' che e' vita in quell'embrione e' la proiezione mentale di cio' che si crede che potra' diventare...
Che poi la si ritenga una giusta mentalita' non mi crea nessun problema, sino a quando diventa una "motivazione" per non procedere (o peggio per procedere) con l'interruzione di un figlio che non voglio (o voglio) allevare ...

Citazione:
allora liquidi anche le emozioni che può sollecitare.

Le emozioni non sono "motivazioni valide" e vanno interpretate dal cervello che le fara' diventare sensazioni che andranno a "sollecitare" idee, ricordi, esperienze, insomma la propria coscienza. Se si vuole parlare di concretezza, certamente sono reali quanto un rifiuto ma solo se poggiano sulla relativita' della loro stessa natura.

Insisti sulle emozioni come se avessero vita propria, come se non fossero parte dell'individuo e del suo corpo (frutto di input esterni ... interni in questo caso... e di relativa intrerpretazione cerebrale...) ... ... questa tua idea mi sembra, come dire :
"... una constatazione parziale", no?
L'altra meta' di "donatori di vita" non e' "DIRETTISSIMAMENTE" coinvolto in quelle emozioni, non per scelta ma per un fatto puramente fisico-meccanico, per cui diventa una esclusione a priori, figlia, a mio parere proprio di questa "dottrinale" forma mentale di divisione tra uomo e donna. Stato che reputo assolutamente innaturale, artificiale, dottrinale (propagandistico) e non effettivo.


Questo a quanto pare e' il fulcro della teoria "l'uteroemioemelogestiscoio" e quindi anche il figlio che c'e' dentro...


Citazione:
Ma capisco che se c'è qualcosa che "tira", allora quella cosa sta comunicando qualcosa... quindi si ragiona con quello...
I conti tornano.

Minchia, lo stai menando dall'inizio che, praticamente, la donna (anzi LE DONNE, parli per loro, visto che sei una donna! ), in piu' dell'uomo, la donna "sente" (che non e' prerogativa del cervello a quanto pare) e quindi decide... e lo fa con la figa... ci credo che ti tornano i conti.
Forse ti sfuggiva ma il concetto l'ho introdotto io, ma ero ironico nell'intento.
Seriamente:
Citazione:
Caso mai ti fosse sfuggito (giova ripetersi, quando l'interlocutore è un borioso pieno di sè...), "sentire" non implica un luogo dove provare questa cosa, ma una capacità QUALITATIVAMENTE diversa dalla cerebralità.

Innanzitutto, borioso, mia cara stronzetta, lo dici a qualcun'altro (me lo puoi dire ma allora ti prendi e porti a casa il mio appellativo di "stronzetta" che a mio avviso ti calza a pennello... ) !!
Ecco, che vieni nel mio caruggio... :
la "capacita' qualitativamente diversa" ... cioe' non solo stai affermando che le donne gravide hanno capacita' cerebrali superiori perche' qualitativamente diversa (devo supporre che sia usato nell'accezione positiva, intesa come "superiore" in termini di qualita', appunto) esponendoti ad una generalizzazione inaccettabile, ma ne neghi pure la profonda relativita' di quel processo!
Questo "sentire" non e' un luogo, ma accade in un luogo.
E' una questione materiale che e' trasmutata grazie ad una elaborazione, in un'interpretazione di quel "sentire fisico" da parte della "coscienza" ... ambito che e' puramente cerebrale... fino a prova contraria...
Ovvero, implica una serie di "ricordi a catena", o di sensazioni precedenti puramente mentali (non sono un biologo, ma non ce ne vuole uno!) scatenatisi dalla fisicita' di partenza.
Impulsi elettrici.
Da cio' deriva la totale individualita' di quelle sensazioni, per cui il crollo del costrutto per cui le donne "sentano" qualcosa di attrattivo nei confronti della vita o del "chissa'cosasiintendadirecontuttaquellafuffa" scritta in precedenza...
Realta' o Illusione? Astratto o concreto:
Sicuramente e' relativo.

Un attimo ma se e' individuale (relativo) non c'e' nessuna ragione prioritaria per appartenenza, in effetti, per prendere decisioni avulse da quelle del partner? ... opps. .

Citazione:
Per qualcuno, quella è GIA' vita. La cosa ti sconvolge? Ti irrita? Ti scandalizza? Allora scandalizzati anche quando quando una tua idea NON è ancora stata realizzata.O di fronte ad un seme nella terra che ANCORA deve germogliare.

Mi scandalizza.
Mi sconvolge anche che non riesca a trovare di nuovo un nesso.
Il punto non verte sulle cose che mi scandalizzano ma su una immaginaria supremazia delle donne nella questione "mettere al mondo"

In ULTIMA ANALISI ... non c'e' mai una priorita' assegnata per appartenenza al "gentil sesso" per quanto mi riguarda...
E quando dico per quanto mi riguarda, intendo MI RIGUARDA DIRETTAMENTE.
Gli altri uomini e donne facciano un po' come cazzo vogliono.

Non e' certo mio compito giudicare le loro scelte, o peggio, metterci il becco, io che non so niente delle loro "emozioni".


Mi sembra di parlare con qualcuno di due secoli fa (mentalmente intendo).

mc

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