Sulla massa monetaria che circola in un Paese, i signoraggisti ci propongono la seguente esemplificazione, per convincerci che esiste il potere arbitrario delle BC di creare denaro dal nulla, con cui poi s’impossessano di ricchezze e sottraggono a noi potere d’acquisto: “Immaginate un’isola dove ci sono 100 abitanti. Ciascuno di questi abitanti possiede 1.000 $. Questo significa che la massa monetaria è di 100.000 $, e ciascun abitante ha un potere d’acquisto dei beni esistenti sull’isola pari a 1/100. Il Re dell’isola ha il potere di stampare denaro, e così stampa 10.000 $ e se li intasca. La massa monetaria è ora cresciuta del 10% ed è divenuta di 110.000 $. Il Re non ha creato nessun vero bene materiale, il valore complessivo dei beni sull’isola è immutato, ma ora il Re ne può acquistare l’11%. Gli abitanti posseggono ancora i loro 1.000 $ ciascuno, ma ora quella somma non è più l’1% della massa monetaria, ma solo lo 0.9%, con cui ogni persona può ora solo compare lo 0,9% dei beni e non più l’1%. Ogni persona ha perciò perduto il 10% del suo potere d’acquisto, che è stato rubato dal Re attraverso una tassazione truffaldina.” Prima cosa, i calcoli sono sbagliati. Il valore dei beni che il Re ora può comprarsi non è l’11%, ma il 10% (ha 11.000 $ su 110.000 presenti sull’Isola).
La moneta dello Stato è una promessa dello Stato medesimo di corrispondere ai cittadini qualcosa in cambio delle banconote o monetine o cifre elettroniche, essa è un IO VI DEVO dello Stato. Nella realtà va capito, anche se appare incredibile, che il denaro in sé non ha alcun valore, essendo pezzi di carta o impulsi elettronici. Esso è solo un codice, che permette al cittadino e allo Stato di funzionare. Il valore della moneta dello Stato deriva infatti unicamente da due cose:
1) Il fatto che lo Stato accetta solamente la sua stessa moneta come pagamento valido delle tasse e delle obbligazioni che i cittadini gli devono corrispondere. Per cui tutti dobbiamo ottenere quella moneta. In assenza delle tasse di Stato, la moneta di Stato sarebbe
sostanzialmente ignorata.
2) Il fatto che le Banche Centrali e le banche commerciali che hanno emesso la moneta di Stato creata dal nulla, sempre la riconoscono come valida quando gli torna indietro sotto forma di pagamenti dei cittadini. Infatti quando paghiamo un acquisto, il pagamento viene considerato valido solo nel momento in cui banche e Banca Centrale riconoscono quel denaro che gli ritorna indietro come valido.
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