Re: Il suicidio dignitoso

Inviato da  Al2012 il 18/8/2011 14:33:17
Condivido quello che hanno detto Florizel e Astro7 di fatti :
(tornando all’esempio del samurai che si toglie la vita volontariamente per dimostrare lealtà e onore verso il suo imperatore, ma non verso il suo essere vivente …. )

Fedeltà e onore all’essere vivente, per me, significa rispettare sia la parte materiale, psichica, spirituale dell’essere nella sua totalità.
L’essere in vita significa trovare il giusto equilibrio tra queste componenti, cosa non facile perché sono sempre soggette a squilibri di varia origine.
Squilibri non che non sono una casualità, ma la conseguenza della dinamicità della “evoluzione”. (con “evoluzione” io intendo l’evolvere della coscienza individuale, che è inevitabilmente collegata ad altre coscienze individuali e con esse forma una coscienza collettiva.)

Questa “evoluzione” si concretizza nella esperienza autocosciente dell’essere vivo, e solo attraverso ad essa si può progredire o regredire ….

“Capire … significa trasformare quello che è !” …. per me significa acquisire maggiore consapevolezza, comprendendo meglio il nostro essere, significa trasformare la nostra visione della esistenza ed il nostro rapporto con essa.
Trasformare quello che è significa riuscire a “vedere” cose che prima non si “vedevano” e che quindi non erano, ma adesso sono e questo è in un continuo divenire.

Sempre secondo me, la Vita nel suo insieme è Oggettiva, siamo noi, esseri viventi, che abbiamo una visione Soggettiva di essa, e la trasformazione riguarda la nostra visione soggettiva che viene ampliata e per questo modificata.

Il togliersi la vita volontariamente (con i distinguo già citati nel mio primo intervento) per dimostrare la propria libertà e per non lasciare che sia la natura o altra casualità esterna alla nostra volontà a farlo, è un pensiero che non condivido e mi pare un gesto incongruente e contraddittorio per impedisce proprio alla “libertà” di potersi esprimere vivendo….

Non è questione di tempo, ma di percorso che si compie in modo consapevole ….

La vita non è una prova , ma un percorso che si compie in modo sempre più consapevole attraverso l’esperienze che in parte ci creiamo e in parte ci creano altri, perché siamo parte di un “insieme”.

L’atto Volontario di darsi la morte è innaturale non solo per contrario all’istinto di sopravvivenza, ma perché interrompe volontariamente un percorso di crescita …

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