Re: Una linea-guida per capire la spiritualità

Inviato da  mc il 19/12/2011 18:30:31
Citazione:
Ma scusatemi a me sembra troppo comodo essere atei e discutere di religone in questo modo qui...se sei ateo vuol dire che non senti il bisogno della religione.come fai a dirmi che sono all'oscuro della verità?e tu sta verità dove ce l'hai,al sole?

Io non ho detto che sei allo scuro della verita', ipotizzavo che potesse essere la ragione che stesse minando la tua tranquillita'. La deduzione logica (inconscia) derivante dai dubbi (inevitabili nella fede).

Citazione:
e tu sta verità dove ce l'hai,al sole?

Da nessuna parte!

Citazione:
è come se io ti dicessi che qualcuno ti ha convinto che devi credere solo a cose dimostrabili e tu ti sei lasciato infinocchiare da questa idea...
lo capisci che è un assurdo?

Cio' che ti sfugge del mio punto di vista e' che non ti offro una risposta. Ipotizzo che l'infinocchiamento derivi piu' dalla mistificazione relativa al "conoscere" la Verita':
"è come se io ti dicessi che qualcuno ti ha convinto che devi" sicuramente conoscere tutto della vita ... la Verita' assoluta.
Questo e' assurdo: pretendere di poterci arrivare, di poterla conoscere, ma soprattutto di riuscire a capirla.
L'assurdo sta nel fatto che nel tuo ragionamento non sia una delle opzioni a cui dare fiducia quella che vedrebbe l'essere umano incapace di un livello tale di conoscenza ...
Allora il punto e' : ma chi ti ha detto che cio' sia a disposizione dell'uomo?

Quindi, il discorso che si faceva sulla facilita' di "non credere" oltre ad essere mal espressa (userei piu' l'espressione "credo che l'essere umano non abbia modo di conoscere tale Verita'") e' in realta' riconducibile al solo credere.

Il credere porta a pensarsi manifestazione divina e ci illude di essere su un livello superiore rispetto alle creature terrestri (e non solo) e rispetto agli stessi esseri umani (gli infedeli ... sigh!!!).
Molto piu' facile che ammettere i propri limiti. Molto piu' facile che accettare una condizione per niente privilegiata. Molto meglio che arrendersi ad una vita mortale.

Citazione:
cioè,se tu hai vissuto questo passaggio,oppure sei sempre stato ateo,io non lo so(e non voglio manco saperlo),però ti dico che secondo me uno che è diventato ateo perchè ha scoperto che esistono dei vangeli apocrifi oppure uno che è diventato ateo dopo aver visto Zeitgeist..è lui il limitato che aveva creduto a qualcosa solo perchè gli era stata raccontata!

Beh ... sai com'e' ... all'asilo non e' molto sviluppata la propria dimensione critica. Anche la personalita' latita, perche' l'esperienza e' poca e la conoscenza e' pressoche' nulla. Alle elementari e' lo stesso anche se credi di essere molto piu' intelligente, non hai fatto i conti con il fatto che hai costruito le tue "intelligenze" su basi non proprio tali (cioe' quelle a cui non avevi altra scelta se non credervici). E in adolescenza, anche se le proprieta' critiche fino alla eta' matura sono sempre piu' complesse ed affilate, grazie agli indottrinamenti sono spesso mal indirizzate.
Quindi, se non vedi limitazioni in questo (anzi ne rilevi solo in coloro i quali stiano provando a liberarsene di queste limitazioni) non so che dirti.




Citazione:
cioè vorrei salire di qualche gradino...
questi sono discorsi da piazza della verdura!


Per salire di qualche gradino si dovrebbero ri-valutare tutte le nostre esperienze passate con i mezzi critici maturati nel corso degli anni, riconsiderando ogni punto di riferimento e ogni certezza personale alla ricerca della loro origine.

Una volta trovate le sorgenti dei propri punti di vista probabilmente si dovrebbero rivalutare le possibili sorgenti di comunita', popolazioni, intere nazioni e continenti.... per arrivare a capire finalmente che cio' non e' nelle corde dell'uomo (essere umano).

Un processo infinito, non direi proprio comodo e nemmeno confortante infine.

... Molto piu' comodo e appagante, lavarsi la coscienza e sperare nel paradiso post mortem... peccato che non se ne conoscano fino in fondo le insidie (e' ovvio che per avere benefici dalla religione, bisogna essere molto impantanati nella dottrina, cioe' avere una grande fede e purtroppo questo limita altre cose e alimenta processi non del tutto innocui negli individui stessi).
Sono pochi, tra quelli che conosco, i fortunati senza effetti collaterali da (grande) fede.

mc

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