Re: Il rifiuto dell’autorità

Inviato da  franco8 il 4/4/2007 11:15:43
NERONECitazione:

hai detto :
se uno rinuncia alla propria libertà automaticamente non è più libero.

forse la frase è un po' ambigua: non intendevo dire : [ non è più | libero ] ma : [ non è | più libero ] ovvero : è meno libero... (non so se dal contesto era chiaro, in ogni caso dovrebbe esser chiaro da quanto ho scritto nel precedente post)
Citazione:

Si puo' rinunciare solo a qualcosa che si ha, questo alla fine era quello che volevo dire con l'esempio.

Ma se il "panino" non ce l'hai, non ce l'hai, nè prima nè dopo... (?!)
Comunque, forse ho capito cosa vagamente quel che volevi dire... anche se noncel 'ho chiaro.. (suggerimento:) ci sarebbe forse da distinguere la libertà "A" che ti permette di rinunciare.. e la libertà "B" cui rinunci (o che dovresti esser consapevole di non avere!?) ...Boh?
Potresti provare a chiarire il concetto o a trovare un esempio più chiarificatore?
Ho già spiegato come la vedo io: per sommi capi un'autorità esterna implica necessariaemente una limitazione della libertà individuale...
( e la piramide sociale / gerarchia fa sì che chi sta "sopra" è più libero di chi sta "sotto"... )

Citazione:

Ma la differenza tra cio' che tu dici e cio' che ho detto io sta nel verbo : rinunciare
Rinuncio, vuole dire che include la consapevolezza di avere una cosa e senza costrizioni farne a meno.

Francamente, continuo a non capire come puoi "averla" mentre ne fai a meno... Cosa sarebbe una "proprietà formale"?! Che sei, in tal caso, il "mero" proprietario!?

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