Re: Il rifiuto dell’autorità

Inviato da  NERONE il 7/4/2007 16:05:19
Comunque Pausania, il mio riferimento ai troll era una conseguenza alla sillogia posta da Prealbe tra un sito internet e nello specifico un forum e la societa', ed era in risposta ad un post di Benitoche.

Il "pezzo" di Prealbe al quale ho messo la mia aggiunta era questo :


-------Su LC un moderatore, ruolo che comporta certamente l’autorità, ha potere nei confronti dell’utente di:
- richiamo
- rimozione parziale o totale dei post
- sospensione
- espulsione
Trasposto in un contesto reale (“utente” = “cittadino”), in cosa si tradurrebbe?
Rispettivamente, direi:
- “diffida legale”
- “censura”
- “pena detentiva” (privazione delle facoltà di agire nella società)
- “pena di morte” (oppure “esilio” se si preferisce; comunque eliminazione del “cittadino” dalla società)
Il tutto a fronte di violazioni della Legge (la policy del sito) stabilita unilateralmente da chi dirige LC (costituendone di fatto l’Autorità) e applicata più o meno arbitrariamente (soggettivamente) da chi ne ha le facoltà (discese dall’alto).

----------------------------------------------------------------------


dire che il troll è lo spirito anarchico di un forum stava a significare esattamente quello che puo' essere nel contesto sviluppato da Prealbe e cioe' :
un utente che non si attiene alle regole del sito.
Non ho certo fatto attinenze con il perche' ed il percosa un troll si manifesta in un forum , che possono essere, come dici tu, solo azioni teppistiche.
Ma la cosa non era oggetto del mio paragone.
Il riferimento era solo alla non accettazione delle regole.
Ma sul pezzo di Prealbe hai sorvolato...eheheheh

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=3291&post_id=85397