Re: La spietata mattanza dei delfini

Inviato da  SENTIERO il 25/4/2007 3:03:39
Citazione:

florizel ha scritto:
... sarebbe interessante capire quali siano gli elementi che impediscano all'essere umano di rendersi quanto più possibile cosciente, delle sue azioni e della possibilità di determinare la propria vita.
Vi seguo con interesse.


Premesso che concordo con quanto detto da Pikebishop, sulla potenzialita' dell'uomo di sviluppare una coscienza permanente.
Ogniuno di noi e' una miriade di personalita' differenti, ogniuna con il suo punto di vista, la sua memoria e le sue peculiarita'. In mezzo a tutte queste personalita' c'e' l'IO VERO CHE SA' che e' in comunicazione col TUTTO, ma che spesso e volentieri non ha voce in capitolo.
Tutte le false personalita' sono il frutto del nostro "adattamento" al mondo e sono identificate con il mondo, e' come se il mondo le avesse create a propria immagine e somiglianza. Noi non riusciamo a concepire un mondo diverso da quello che viviamo, in quanto le nostre personalita' ce lo impediscono.
Il punto fondamentale .....noi siamo identificati con cio' che sta fuori di noi e ci dimentichiamo di noi stessi. Non siamo presenti a noi stessi.
Il caro vecchio Gurdjieff divideva i vari stati della coscienza in vari gradi.
-Il primo stato di coscienza e' quello del sonno, ossia dell'uomo che dorme. Che anche se molto limitata se uno sente un rumore si sveglia per prendere "coscienza" di cio' che accade.
-Il secondo stato di coscienza e' lo stato di veglia comune. Quello che viviamo tutti i giorni.
-Il terzo stato di coscienza e' quello della PRESENZA, quando noi siamo consapevoli di essere nel proprio corpo.
E' uno stato che i bambini vivono costantemente fino ad una certa eta', in cui il tempo scorre molto piu' lentamente. Normalmente l'uomo comune vive questo stato per una frazione di secondo e molto raramente, e per giunta neanche se ne accorge, non avendo gli strumenti per capire fino in fondo di cosa stiamo parlando.
Spesso mette a diisagio, tipo quelle situazioni in ascensore dove uno non sa come comportarsi e si mette a leggere tutte le targhette possibili ed immaginabili .
-Il quarto stato di coscienza e' quello delle visioni mistiche, ma lo dico solo per sentito dire

Gurdjieff diceva inoltre, che tra il primo ed il secondo non c'e' molta differenza.... ed io vorrei analizzare questa ipotesi.

......Ma qui' finiamo OT secondo i canoni...... e poi visto che oggi e' un anno (me ne sono accorto adesso) che vado dicendo che noi non siamo presenti a noi stessi, e che nessuno mi ha mai detto : "E' vero, non ci avevo mai fatto caso". E' molto probabile che non interessi a nessuno.
A domani.

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