Re: La spietata mattanza dei delfini

Inviato da  gubbo il 2/5/2007 10:59:38
Ciao a tutti, scusate la settimana di latitanza,
ma ho approfittato del lungo ponte per farmi una
vacanzina (a proposito Pike, sono venuto dalle tue parti!).....
provo a riprendere alcuni punti della discussione che si è sviluppata durante la mia assenza:

Pike scrive:
No, perche' se lo definisci incosciente in pratica elenchi l'incoscienza come una particolarita' umana, mentre e' vero il contrario, anche se magari solo in potenza.

Io non definisco l'uomo incosciente a priori, ma lo reputo tale quando con i suoi comportamenti si merita l'appellativo di incosciente.
Praticamente penso che vogliamo dire la stessa cosa, sono le parole che ci fregano

florizel scrive:
sarebbe interessante capire quali siano gli elementi che impediscano all'essere umano di rendersi quanto più possibile cosciente, delle sue azioni e della possibilità di determinare la propria vita.

Questo è un interessantissimo tema. Secondo me quello che rende spesso l'uomo incosciente delle proprie azioni è sia l'eccessiva convinzione in se stesso, una sorta di superuomo nietzscheano, che si sente un essere così superiore da non dover giustificare ogni propria azione e le sue conseguenze, poichè immune da queste.
Poi l'egoismo umano, (del tipo "che me ne frega a me della mia azione, tanto quello che ci rimette non sono mica io") che fa si che si valuti una azione in base ai diretti vantaggi o svantaggi che questa ha sul singolo individuo che la compie.

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