Re: Il rifiuto dell’autorità

Inviato da  NERONE il 2/5/2007 21:52:33
si vive in un mondo di persone che ci sono sconosciute non per una mera ignoranza dei loro estremi anagrafici ma proprio perché non sappiamo nulla di loro, delle loro motivazioni e valori, del loro “mondo”; non sono “estranei”, sono “alieni” con cui identificarsi è semplicemente impossibile per mancanza di elementi comuni per noi significativi.


Posso condividere, anzi, condivido, ma c'è un significativo cambiamento nei rapporti interpersonali. La società che tu descrivi non contempla il "popolo mediatico". Nella società dei forum , dei blog, del web sta accadendo forse l'esasperazione di cio' che tu descrivi. Comunicazione virtuale. Non importa chi sei, l'importante che, ovunque tu sia, la pensi come me. Salvo poi, "pensarla come te" diventi per me l'unico modo di "comunicare". Allontanamento dalla realtà perchè chiede responsabilità e spesso questa responsabilità non è "pagante" anzi è avvilente, rifiuto di gerarchie e regole della realtà, ma accettazione di gerarchie e regole al limite dell'assurdo di luoghi non luoghi, di condivisione con altri del proprio "rifiuto" tutto per avere "una possibilità" di appartenenza ad un "qualcosa", l'importante che sia di "rottura" con la realtà .
Credo che questa faccia della stessa medaglia , stessa ma indubbiamente diversa, esuli dalla tua tesi.

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